Il Torino si avvia verso la conclusione di una stagione deludente, segnata da prestazioni altalenanti e da un'assenza evidente di obiettivi concreti. Né la corsa all’Europa, mai realmente decollata, né l’inserimento stabile nella parte sinistra della classifica si sono materializzati. A mancare è stata soprattutto la continuità e il rendimento in trasferta ne è la fotografia più nitida.
IL TEMA
Torino, trasferte senza svolta: numeri fermi, ambizioni spente e cresce la noia
Fuori casa, infatti, i granata hanno mostrato i limiti più gravi della loro annata: scarsa personalità, pochi gol segnati e troppi punti lasciati per strada. Un problema che rispetto alla scorsa stagione non è migliorato, contribuendo in modo decisivo alla mediocrità complessiva del campionato. Il Torino si è ritrovato invece a galleggiare nel limbo della metà classifica, privo di slanci e ambizioni.
I numeri fuori casa della stagione in corso
—In 19 partite giocate fuori casa, il Torino ha raccolto 4 vittorie, 7 pareggi e 8 sconfitte, totalizzando 19 punti. La media punti in trasferta è di 1 punto a partita, inferiore rispetto a quella casalinga (1,39).
Anche dal punto di vista realizzativo, i granata non offrono numeri eclatanti: 22 gol segnati lontano da casa, contro i 27 subiti. Una differenza reti negativa (-5), che fotografa bene le difficoltà della squadra nel trovare equilibrio ed efficacia nei campi avversari.
Nella classifica che valuta solamente le gare in trasferta i granata si piazzano dodicesimi, mentre guardando solo i match in casa sarebbero undicesimi.
Trasferte: il confronto con la stagione 2023/24
—Il confronto con l’anno scorso evidenzia una sostanziale stagnazione. Dopo lo stesso numero di partite fuori casa, il Torino aveva raccolto 20 punti in trasferta, con un rendimento che risulta essere quasi l'identica fotografia dell'attuale. Le differenze nei numeri sono davvero minime: 5 vittorie, 5 pareggi e 9 sconfitte allora. La media punti fuori casa resta praticamente invariata (1,05). Le reti subite sono le stesse, i gol segnati lo scorso anno sono 4 in meno.
Una stagnazione preoccupante: così non si costruisce nulla
—Il dato più allarmante, al netto dei numeri, è la sensazione di immobilismo che circonda il Torino. La squadra non ha fatto passi avanti rispetto alla scorsa stagione: stessi limiti, simil piazzamento in classifica, stesso grigiore in trasferta. Da tempo si parla di ripartenza, di costruzione, di gettare le basi per un Torino ambizioso. Oggi, invece, la realtà è che si ha la netta impressione che tale obiettivo sia ancora ben lontano.
Le cause sono molteplici: un mercato senza colpi determinanti e una mentalità che sembra accontentarsi della mediocrità sono le principali responsabili di questa monotonia. In trasferta, soprattutto nelle ultime gare, la squadra è stata spesso piatta, senza fame, non ha mostrato reazione nei momenti negativi. Il dato che fa più riflettere è proprio l’assenza di ambizione: nessuna rincorsa europea, nessun progetto visibile a lungo termine, nessun segnale di crescita reale. Così, semplicemente, non basta. In una Serie A che cambia, che vede club medio-piccoli investire, rischiare, rilanciarsi, il Torino resta fermo. Servono idee, coraggio e una scossa vera: perché la stagnazione, se accettata, diventa declino.
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