I bomber della panchina granata: Adams e Gineitis in testa
—In questa corsa al gol dalla panchina, spiccano due nomi in particolare: Che Adams e Gvidas Gineitis. Lo scozzese, con tre reti, guida la classifica interna dei subentrati più letali, ma il lituano lo tallona con due centri decisivi. E se il primo ha regalato la vittoria ai granata da subentrato per ben due volte - una di queste con una traiettoria magica da centrocampo contro l’Empoli - il secondo ha risposto con freddezza e precisione in due momenti delicatissimi: nel pareggio trovato con la Fiorentina in inferiorità numerica e contro il Milan per il gol da 3 punti. Ma non sono gli unici. Nikola Vlasic ha lasciato il segno con il rigore trasformato a San Siro, Njie con la rete decisiva il Como, arrivata a soli 10 minuti dal suo ingresso in campo, mentre Elmas ha inaugurato la maglia granata mostrando tutta la sua classe con un gol capolavoro, con tanto di tunnel e pallonetto, a Bologna.
Vanoli bravo nella gestione: tutti coinvolti, tutti decisivi
—Dietro questi numeri c’è una strategia chiara: Paolo Vanoli ha costruito una squadra in cui nessuno è una semplice riserva. “Siamo un gruppo, tutti avranno la loro occasione”, ha più volte sottolineato il tecnico granata. E i fatti gli danno ragione. La società ha lavorato sul mercato invernale per allungare la rosa e garantire alternative di qualità, e ogni subentrato diventa adesso un elemento chiave. Lo sa bene anche Samuele Ricci, capitano dei granata, che già dopo la sfida con l’Udinese a fine 2024 aveva ribadito l’importanza di chi parte dalla panchina: “Chi è entrato ci ha dato una grande mano e deve essere sempre così, perché la differenza la fanno quelli che stanno in panchina”. Un concetto che Vanoli ha rafforzato parlando del centrocampo prima dell’ultima sfida di campionato con il Monza: “Io devo sempre pensare al bene della squadra e non del singolo giocatore. Ci sono sette giocatori per due posti, che possono essere tre. Il bello avviene durante la settimana. La concorrenza stimola e io ho questa opportunità”. Un principio che si estende a tutta la rosa: ogni giocatore è chiamato a dare il massimo, sapendo che la competitività interna è un valore aggiunto. I granata possono contare su risorse fresche e affamate, pronte a cambiare il destino della partita. E chissà che proprio questa caratteristica non possa rivelarsi il segreto per questo finale di stagione…
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