L'esterno kosovaro si conferma un ottimo elemento per la rosa di Vanoli grazia alla duttilità, apprezzatissima dal tecnico
La vittoria del Torino contro il Como risolleva la squadra da un periodo complicato, condito da 4 sconfitte consecutive. Tre punti che arrivano in una situazione complicata anche a livello numerico della rosa, con Vanoli che ha dovuto fare i conti con un'emergenza di assenze importante che l'hanno costretto a ricorrere su soluzioni palliative. Tra queste scelte c'è stato anche Vojvoda.
Da braccetto a esterno
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"Vojvoda ha dimostrato di essere importante per la sua duttilità. Con me è partito come braccetto, ma può fare il quinto a sinistra e a destra. Per un allenatore è importante avere un jolly così". Queste sono state le parole di Vanoli durante la conferenza stampa nell'immediato post gara. Inizialmente il tecnico granata aveva proposto come quinto di fascia Walukiewicz, ma la prestazione del polacco non era stata positiva (fuori ruolo e capacità tecniche limitate). L'ingresso di Vojvoda proprio per l'ex Empoli ha portato più stabilmente alla fascia granata. L'inizio era stato complicato (un pallone perso sanguinoso), ma paradossalmente è proprio con l'ingresso del kosovaro che il Torino ha trovato anche più spinta offensiva. Nel finale effettivamente va anche vicino alla rete. Vojvoda ha avuto quattro allenatori da quando gioca nel Torino (Gianpaolo, Nicola, Juric e Vanoli) e tutti si sono affidati nel momento di difficoltà alla duttilità dell'ex Standard Liegi. Vanoli ha molta stima per lui, la grande duttilità del kosovaro sta permettendo al tecnico granata di proseguire sulla strada del 3-5-2 senza cambiare più di tanto lo spartito tattico granata.