CHI SALE: ALBERTO PALEARI
Quattro parate di notevole livello, tre nel primo tempo e una nel secondo. Paleari è stato il giocatore ad aver accumulato più minutaggio nel match contro la Cremonese: ben 75 minuti (solo nel finale l'ingresso di Mihai Popa). Può essere il maestro ideale per Franco Israel, e non solo tecnicamente. Persona di statura morale elevata, molto abile nell'interloquire con tutti, dal tifoso bambino al compagno di squadra. Contro la Cremonese un paio di sbavature (una di piedi, una di posizionamento su un pallone proveniente dall'esterno) ma anche quattro interventi di livello, su tutti quello su Ravanelli.
CHI SALE: COME BIANAY BALCOT
Chi lo conosce sa che vuole provare a giocarsi tutte le sue chances con il Torino in questa lunga e calda estate per potersi ritagliare un ruolo nella stagione 2025/2026 con la maglia granata. Ha vissuto un ritiro da comprimario, senza mai avere un vero e proprio posizionamento in campo. Baroni l'ha sfruttato per sopperire ad alcune mancanze, eppure lui con grande dedizione ha cercato di apprendere da ogni seduta quanto più possibile. Risultato? Un secondo tempo contro la Cremonese da protagonista. Si è piazzato a tutta fascia sulla sinistra nel 3-4-2-1 disegnato da Baroni e ha trovato l'inserimento giusto per il gol del 4 a 1. Nel finale è anche andato vicino alla doppietta. Prova convincente.
CHI SCENDE: CESARE CASADEI
Due errori in 45 minuti che da Cesare Casadei non ti aspetteresti. Se nel primo caso è stato graziato dalla poca cattiveria dell'avanti della Cremonese, nel secondo ha invece pagato dazio. Da un suo pallone perso appena dentro la metà campo della Cremonese è partita la ripartenza vincente della squadra di Davide Nicola che ha portato al gol di De Luca. Va anche aggiunto, per onor di cronaca, che Casadei è piaciuto nella fase di accompagnamento della manovra e in un paio di inserimenti in area ha rischiato di fare male. Dovrà però crescere nell'ottica del palleggio richiesto da Baroni perché il suo posizionamento in campo sarà troppo delicato per gli equilibri del Torino.
CHI SCENDE: SAUL COCO
Lui e Adam Masina sono partiti titolari con Guillermo Maripan e Ardian Ismajli in panchina. Nel primo tempo contro il 3-5-2 della Cremonese qualche difficoltà la difesa granata l'ha palesata. Coco non è stato ineceppibile lasciando qualche buco di troppo. I due clienti da contenere erano insidiosi (De Luca e Bonazzoli), però la prestazione del difensore ex Las Palmas non è stata così pulita e precisa come ci si poteva attendere. Non bisogna dimenticare le voci di mercato che possono sempre incidere sulla testa di un giocatore, ma rumors a parte qualche errore di troppo si è notato.
CHI SCENDE: EMIRHAN ILKHAN
Viene chiamato in causa nel secondo tempo, complice anche l'assenza precauzionale di Anjorin, e conferma una volta di più di far fatica. Va detto che negli ultimi giorni a Prato allo Stelvio è stato maggiormente coinvolto nelle rotazioni da mister Baroni ma nel momento della partita il turco non ha risposto presente. Le attenuanti sono tante: lui leggero si è trovato a giocare su un campo reso davvero pesante dalla pioggia e poi il ritmo nel secondo tempo è stato un po' più basso e c'è stato meno agonismo rispetto al primo. Tuttavia, Ilkhan non è stato in grado di prendere le redini del centrocampo e alla fine ha ribadito di essere l'ultima alternativa della mediana di Baroni dietro a Casadei, Anjorin, Ilic, Tameze e anche Gineitis (al momento il lituano gioca più avanzato ma dovrebbe tornare davanti alla difesa a rosa completa). Difficile vedere Ilkhan in granata a fine agosto, il mercato dovrebbe portarlo in una squadra in cui può ritagliarsi più spazio.
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