IN CAMPIONATO - Il problema dei cambi si è infatti posto fin dalla prima giornata di campionato. A Firenze la prima sostituzione arrivò al 69' e così via anche nelle gare successive: 64' con l'Atalanta, 79' con il Cagliari, 62' con il Sassuolo, 70' con la Lazio, 65' con il Crotone, 85' con l'Inter (Verdi uscì nel primo tempo ma per infortunio), 71' con la Sampdoria e infine 75' nel derby. L'unica eccezione è rappresentata dalla gara contro il Genoa, quando Giampaolo ricorse ad un triplo cambio al 53'. E forse non è un caso che proprio quella sia stata l'unica gara vinta e dominata fino all'inizio dei minuti di recupero. È comunque giusto ribadire che il tecnico ha dovuto fare i conti con assenze importanti, tra Covid e altri problemi fisici, ma gli indisponibili non sono mai stati un numero tale da parlare di emergenza. A questo punto è lecito chiedersi se Giampaolo non ritenga inadeguati alla causa o non ancora pronti certi giocatori di cui dispone. Perché senza fare ricorso alla panchina, è difficile non ipotizzare un fisiologico calo nei secondi tempi.
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