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Belotti, la forma è ritrovata: adesso il Toro ha bisogno del suo apporto offensivo

Focus on / Il Gallo ha ormai smaltito l'infortunio: dalle ultime uscite segnali positivi, ma le reti segnate restano 3 in 15 presenze

Federico Bosio

"Un anno - e mezzo - da protagonista sul campo, per ritagliarsi uno spazio di primissimo piano anche nel corso dell'ultima estate in tema di calciomercato: Andrea Belotti oltre che averne guadagnato i gradi di capitano è senza ombra di dubbio la principale stella di questo Torino, una stella che tuttavia in questa stagione sta davvero faticando enormemente a brillare. Le motivazioni ed attenuanti sono parecchie, è vero: prima un differente sistema di gioco, quel 4-2-3-1 nel quale il Gallo era troppo isolato rispetto allo schieramento a tre e riceveva un numero davvero esiguo di palloni vincenti, poi l'infortunio che l'ha tenuto lontano dal terreno di gioco per due incontri ma i cui residui hanno continuato ad inficiare le prestazioni dell'attaccante per parecchie settimane.

"Al netto di questi fattori, i numeri non mentono ed anzi affrontano in maniera estremamente cruda la realtà: Belotti, l'attaccante principe della squadra, è la punta di diamante di questo Torino, ma le reti segnate in questo momento sono solamente 3 in quindici partite di campionato disputate. Una media di un gol all'attivo ogni cinque partite. Numeri che non rendono onore al valore del giocatore e che, rapportati con quelli di un anno fa, non sembrano veri. Come detto, il recupero dall'infortunio è stato per quanto possibile forzato per velocizzare il ritorno in campo e per più di un giornata il Gallo è sceso sul terreno di gioco senza essere davvero al meglio della propria condizione. Il problema al ginocchio è però ormai ad oggi superato, e non a caso nell'ultimo incontro disputato - contro l'Atalanta - sono arrivati in questo senso segnali positivi. La punta sembrava più reattiva, più determinata, più simile a quel Belotti che Torino ha imparato ad apprezzare e ad amare nel corso delle precedenti stagioni.

"Proprio per questo motivo, adesso, il Torino necessita dell'apporto offensivo determinante del centravanti: i granata hanno bisogno delle sue marcature, per dare una naturale conclusione alla manovra e per concretizzare le occasioni create. Ovviamente, non si tratta di una responsabilità che pesa unicamente sulle spalle del Gallo: per poter segnare deve essere messo nelle condizioni di farlo, e dunque deve ricevere palloni pregevoli, senza doversi "inventare" le marcature. Ma resta il fatto che, senza dubbio alcuno, tutto il Torino si aspetta di ritrovare da questo momento in avanti il miglior Belotti: l'infortunio è smaltito e le condizioni fisiche sono buone, adesso ai granata serve la sua incisività sotto porta, in termini di reti messe a segno.