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Gazzi saluta dopo 4 anni, l’uomo “da Toro” che ha conquistato i tifosi

La grinta, il sudore, la professionalità: questo e molto altro è e resterà, per i tifosi granata, il "rosso mediano", prossimo alla firma col Palermo

Lorenzo Bonansea

"Arrivederci e in bocca al lupo, Alessandro Gazzi: uomo incarnante il tremendismo granata, prima di essere giocatore del Toro. Nelle prossime ore, il "rosso mediano" - come affettuosamente soprannominato dalla Maratona - diventerà ufficialmente un centrocampista del Palermo, chiudendo un quadriennio speciale, con la maglia del Torino appiccicata addosso.

"Professionista serissimo e mai sopra le righe, Gazzi arriva sotto la Mole grazie a Giampiero Ventura, che nell'estate del 2012 lo chiede a gran voce, ottenendolo grazie a Petrachi, che lo preleva dal Siena per circa 2 milioni. Nella sua prima stagione in granata, Gazzi è il vero protagonista della mediana, e contribuisce con le sue doti in fase d'interdizione e la sua proverbiale grinta alla salvezza di Glik e compagni, segnando per altro due reti. Nel 2013/14, anche per continue noie fisiche, il suo impiego è decisamente ridimensionato, tanto da far presagire una cessione imminente in estate. Cessione, però, bloccata in primis da Ventura, che rassicura il ragazzo - che dalla sua non si è mai risparmiato - facendone nella stagione successiva di nuovo il fulcro della mediana, premiando la sua grandissima professionalità, e soprattutto quel "lavoro sporco" da mediano vecchio stampo di cui Gazzi si è sempre fatto carico.

"Nell'ultimo anno le presenze di Gazzi si fanno sempre più rarefatte, ma ogni volta che il numero 14 scende in campo viene accolto dai cori d'incoraggiamento dei tifosi, quei tifosi che ne hanno sempre apprezzato la grinta, pur riconoscendone gli evidenti limiti tecnici. Quegli stessi tifosi che stanno riempiendo la rete di messaggi d'addio scritti con cuore, per un giocatore che non è mai stato e mai sarà un campione, ma un vero uomo e un professionista serio, sì. Come pochi. E la gente del Toro, questo, non lo dimentica.