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Mazzarri-Pioli, c’è chi resta e chi (forse) va

Futuro diverso per i due allenatori che domenica in Torino - Fiorentina si sfidano per l'Europa League

Roberto Bianco

Da una parte Mazzarri, arrivato sotto la Mole da poco più di un anno e che, partita con il Bologna a parte, in questi primi mesi del 2019 ha saputo inanellare una serie positiva come non se ne vedeva da tempo al Toro. Dall'altra Pioli, contratto in scadenza a giugno e un ciclo biennale che, nonostante l'Europa ancora teoricamente alla portata e una semifinale di Coppa Italia da giocare, sembra essere ormai al lumicino, almeno se si considerano le scintille scaturite dallo scambio di dichiarazioni tra allenatore e società dopo l'ultima sconfitta in campionato contro il Cagliari. Se il mister granata sembra essere ben saldo al timone del Toro, a Firenze già volano indiscrezioni su chi si siederà sulla panchina viola la prossima stagione al posto dell'emiliano voluto nel 2017 dai Della Valle. Non il massimo per uno come Pioli, che ha appena ricevuto il Premio Maestrelli come miglior allenatore della scorsa stagione.

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QUESTIONE DI STIMOLI - Stati d'animo diversi influenzeranno il terzo scontro stagionale tra Toro e Fiorentina. Dopo il discusso pareggio dell'andata, viziato da alcune decisioni arbitrali, con Mazzarri allontanato dal campo per la prima volta in stagione e successiva scaramuccia in conferenza stampa tra lui e Pioli (poi gli stessi protagonisti si sono chiariti a distanza), per il Toro è arrivata la pesante sconfitta casalinga in Coppa Italia per mano di uno scatenato Federico Chiesa, in forse per la partita di domenica a causa di un sovraccarico muscolare patito durante il ritiro con la Nazionale. In totale, i due mister, ex Inter entrambi, si sono confrontati 15 volte negli in 15 anni di carriera. Il tecnico viola ha vinto 7 match, mentre il toscano ha avuto la meglio sul collega solo in 4 occasioni.

IN CAMPO - Rispetto alla gara con il Cagliari, nella Fiorentina rientra Veretout dopo la squalifica e Lafont è ormai recuperato dall’infortunio alla caviglia. Squalificato Pezzella per i viola - opportunità in difesa per Vitor Hugo -, mentre tra i granata si faranno sentire le assenze di Ola Aina e N'Koulou. In difesa pronta una maglia da titolare per Moretti. In caso di forfait di Chiesa e con Pjaca fuori dai giochi per la rottura del legamento crociato, Pioli potrebbe optare per un tandem offensivo con Simeone accanto a Muriel, più la variabile Mirallas. In avanti Mazzarri si affiderà probabilmente alla coppia Belotti-Iago Falque, in mediana spazio a Lukic, Baselli e Rincon.

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VISTA PAREGGIO - Il In campionato la Viola non vince dal 16 dicembre scorso contro l'Empoli, ma nell'ultimo mese e mezzo ha saputo fermare sul pareggio Lazio, Inter e Napoli. Il Toro, dal canto suo, in trasferta finora ha perso solo con la Roma e viaggia su una media di 1,36 punti, la sesta migliore del campionato, frutto di 3 vittorie e ben 10 pareggi. Se si aggiunge che, in casa, contro il Toro, la Fiorentina non perde da 28 partite, almeno per la statistica il segno X è nell'aria. I granata dovranno vedersela con un gruppo giovane e grintoso. Come ricordato da Pioli nella sua ultima intervista durante la sosta per la Nazionale, iniziano "due mesi decisivi" per dare una dimensione all'annata viola, come pure a quella granata. Palla in avanti per il finale di stagione, che per entrambe le squadre può valere l'Europa.