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Mihajlovic e quell’evidente lavoro psicologico: è un Torino che sta maturando

Verso il match / La mentalità dei granata sta vivendo un importante cambiamento, a livello singolo e collettivo. Il tecnico: "Voglio sempre lo stesso atteggiamento"

Federico Bosio

"Due settimane di fuoco: derby della Mole 'in esterna' e poi Napoli tra le mura amiche, probabilmente la peggior accoppiata di avversarie possibile in termini qualitativi nell'intero panorama di questa Serie A. Eppure, in casa Torino, la voglia di bissare la convincente ed importante prestazione di sabato scorso e di confermare i recenti notevoli progressi anche contro i partenopei è davvero tanta: un banco di prova quanto mai probante quello costituito dalla corazzata di Sarri, che scenderà sul manto dell'Olimpico Grande Torino con l'obiettivo di fare bottino pieno (ed essere così la seconda squadra, oltre proprio ai bianconeri, ad espugnare il fortino granata) I padroni di casa sono però altrettanto determinati: le motivazioni non mancano ed anzi le parole pronunciate ieri da Mihajlovic non sono che una conferma.

"“Oltre alla professionalità, l’orgoglio e la classifica, vorrei che i miei giocatori dimostrassero a tutti che sono un gruppo forte e ben definito, che non hanno bisogno di un allenatore che gli urla di mettere le palle, che dimostrassero che non servo io per avere sempre lo stesso atteggiamento con tutti gli avversari” Un discorso che rivela determinati desideri del tecnico granata, ma che fa al tempo stesso riflettere su un argomento forse non troppo evidenziato nell'arco dell'annata: l'importante ed evidente mole di lavoro che il tecnico ed il suo staff hanno svolto - e stanno tuttora svolgendo - dal punto di vista psicologico, come ed anzi più ancora rispetto a quello tecnico-tattico. Una trasformazione ancora ampiamente in atto, che tuttavia a ben vedere ha già cominciato a dare i suoi primi frutti a livello individuale e di conseguenza, non potrebbe essere altrimenti, anche per quanto riguarda il collettivo.

"Non è un mistero che sotto il piano del carattere, della personalità, dell'agonismo parecchi giocatori abbiano acquistato parecchi 'punti' nel corso di questa stagione, ed ovviamente è un processo che non è ancora terminato: anche questa crescita rappresenta un elemento essenziale nella costruzione dello zoccolo duro da utilizzare come base per le stagioni a venire. Il desiderio di Mihajlovic, sostanzialmente, combacia con quello della tifoseria: vedere una squadra padrona del campo, che costruisce gioco propositivamente e senza timore dell'avversario, qualsiasi esso sia; senza la necessità che le direttive o gli incitamenti siano costantemente gridati dal tecnico a bordo campo. La crescita del Torino passa anche dall'aspetto psicologico: i granata stanno vivendo un lento e denso processo di maturazione, ed anche in un test probante come quello odierno contro il Napoli, Miha vuole ottenere determinate risposte.