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Torino, Acquah si scopre indispensabile: senza di lui presi sei gol in 120′

Focus on / Il ghanese si è rivelato un perno fondamentale per il 4-2-3-1 di Miha. Quando non c’è, il centrocampo cede e la squadra va in affanno

Redazione Toro News

In questo finale di campionato è ormai certa una cosa: Acquah è un giocatore insostituibile per il Torino e potrebbe esserlo anche in chiave futura. Da quando Mihajlovic ha cambiato modulo, passando al 4-2-3-1, e ha affidato il centrocampo ad Acquah e Baselli, il reparto ha finalmente guadagnato solidità ed equilibrio, elementi che per buona parte della stagione erano venuti a mancare. E quando il centrocampista africano non c’è, la sua assenza pesa parecchio e si nota, basti vedere la clamorosa sconfitta subita contro il Napoli. Cinque gol presi e, se si somma il gol di Higuain allo Juventus Stadium, le palle raccattate in fondo alla rete da Joe Hart quando in campo non c'era il ghanese sono sei in poco più di 120 minuti. Sorge il sospetto, dunque, che Acquah sia al momento imprescindibile per gli equilibri della squadra: proprio la sua voglia di riscatto potrebbe essere l'arma in più del Toro, domenica, a Marassi.

 TURIN, ITALY - APRIL 02: Afriyie Acquah of FC Torino in action during the Serie A match between FC Torino and Udinese Calcio at Stadio Olimpico di Torino on April 2, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

PILASTRO FONDAMENTALE - Dopo un inizio di stagione discutibile, dove Acquah è stato utilizzato poco da Miha, il centrocampista si è rilanciato in questo finale di stagione, conquistandosi il posto da titolare e diventando un perno per tutta la squadra. Tant'è che stanno per iniziare le trattative per il rinnovo del contratto, tra la società e il suo entourage. Senza di lui, infatti, il nuovo modulo non regge e a confermarlo è stata la partita contro il Napoli di domenica scorsa, dove il ghanese non ha potuto giocare causa squalifica per l’espulsione contro la Juve. Il Toro contro i partenopei ha sofferto e anche tanto, specie sulla mediana, la decisione di Mihajlovic di affiancare Benassi a Baselli. Un esperimento mal riuscito, quello della "coppia leggera", e che non ha dato buoni risultati.  Acquah è l’unico centrocampista a disposizione a garantire fisico e tanta corsa, doti imprescindibili per poter reggere il centrocampo a due. E con Mihajlovic, ha imparato a sfruttare meglio le sue doti fisiche ed è entrato in confidenza con il nuovo modulo, tanto da prendersi sulle spalle la responsabilità dell’intero reparto. Le sue galoppate sono sempre degne di nota, l’aiuto nella copertura difensiva è un toccasana e anche le sue capacità nei tiri dalla distanza sono un’arma in più che può e deve ferire gli avversari.

 CAGLIARI, ITALY - APRIL 09: expulsion of Acquah Afriyie of Torino during the Serie A match between Cagliari Calcio and FC Torino at Stadio Sant'Elia on April 9, 2017 in Cagliari, Italy. (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

I margini di miglioramento ulteriori e sono evidenti: in primis la maggior lucidità negli interventi che possa limitare gli eccessi di foga, che spesso vengono interpretati dagli arbitro come imprudenza e aggressività; ma parliamo di un classe ‘92 che, seppur non più alle prime armi, ha ancora tutto il tempo per crescere e migliorare. Un percorso di crescita che potrebbe essere fatto sempre con la maglia del Toro, visto che a giorni giocatore e società dovrebbero incontrarsi per il rinnovo del contratto. Nel frattempo, il centrocampista ha scontato il turno di squalifica e con ogni probabilità lo vedremo domenica pomeriggio in campo nella partita contro il Genoa.