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Torino-Empoli, Sarri a Superga: “Nel calcio di oggi non ci sono più i valori del Grande Torino”

Grande Torino / Il tecnico dei toscani alla Basilica: "Certe persone che non ci sono più, percentualmente meritavamo di stare nel mondo del pallone molto di...

Manolo Chirico

"Il tecnico dell'Empoli Maurizio Sarri ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la sua visita al monumento dedicato agli Eroi di Superga (leggi qui): "E' un'emozione grandissima - comincia il tecnico toscano, che continua - in quella squadra c'era gente che meritava davvero di stare nel calcio. Ieri sera ho visto la trasmissione ed è stato emozionante, ma venire qua è ancora meglio. Questo è un luogo dove si respira la storia del calcio italiano e non solo."

"E poi, ancora, sulla possibilità di venire a Superga anche con i giocatori: "Si, sarebbe stato bello venire con i giocatori, ma hanno spostato molte volte la partita e non c'è stato modo di organizzarsi. Io mi sarebbe piaciuto molto portare i miei ragazzi e anche volevano salire al Colle."

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Posted by Toro News on Martedì 5 maggio 2015

"Il tecnico continua parlando degli Invincibili e della loro eredità: "Cosa resta del Grande Torino? Qualcosa resta, anche se il calcio 'è cambiato molto. Le celebrazioni di Superga restituiscono qualcosa a questo mondo: i beceri che rovinano questo sport non hanno niente a che fare con queste cose, chi viene qua deve stare in silenzio e pensare a cosa è stato respirando quest'aria."

Il tecnico dei toscani onora gli Invincibili (foto Manolo Chirico)

""Che rapporti ho con il mondo del Toro? Quand'ero ragazzo ho visto un paio di allenamenti al Fila, all'epoca della finale di Coppa Uefa, e anche solo vedere i loro allenamenti ho provato i brividi. Fin da bambino sono stato fissato con il calcio e il bel calcio e al di là delle trasmissioni conoscevo la storia di questa grandissima squadra perchè chi ama il calcio non può non amare il Grande Torino. Nel calcio moderno mancano i valori del grande Torino e mancano i valori di certe persone che non ci sono più e che percentualmente meritavano di stare nel calcio molto più, rispetto ad alcune persone che oggi lo invadono". 

"Un chiaro riferimento a chi, dentro e fuori dal campo infanga uno sport pulito, come vorrebbe essere il calcio.