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Torino, nodo Valdifiori: Mihajlovic si contraddice, e il mercato è sullo sfondo

Focus on / Il tecnico: "Potrei utilizzarlo quando dobbiamo gestire noi il gioco". Ma anche contro il Chievo il regista era in panchina...

Federico Bosio

"Il mercato di gennaio è ancora ben lontano ed il Torino - fatta eccezione per gli addetti ai lavori - deve mantenere la testa concentrata sugli impegni di campionato e non farsi distrarre da voci, ipotesi o dicerie. Fatto sta che l'organico granata potrebbe subire qualche ulteriore modifica nel corso della sessione invernale, come dichiarato tra le righe appena questo pomeriggio dal presidente Urbano Cairo: "Per quel che riguarda i titolari la nostra rosa è molto forte, forse servirà potenziare qualche seconda linea e staremo attenti a farlo". Ma le trattative potrebbero riguardare anche il mercato in uscita, in particolare per alcune pedine che sinora hanno trovato forse meno spazio di quanto si aspettavano. E proprio il mercato resta - concretamente - sullo sfondo per quanto riguarda Mirko Valdifiori.

"Il regista, prelevato nell'estate 2016 dal Napoli, rappresenta una pedina di indubbia qualità ma nella passata stagione non ha mai trovato quella continuità necessaria per affermarsi, e con il cambio di modulo ha visto le proprie occasioni di scendere in campo ridursi drasticamente. Appena cinque presenze nell'arco di queste prime tredici giornate, per un totale di 215 minuti. Adesso, però, la disposizione tattica del Torino è nuovamente tornata ad un centrocampo a tre: e dunque perchè dovrebbe nascere un caso attorno all'ex Napoli? Poichè Mihajlovic si è sino a questo momento contraddetto sul conto del centrocampista, che in questo tipo di mediana dovrebbe alternarsi al più fisico Rincon. Ormai più di venti giorni fa, il tecnico dichiarava: "Potrei utilizzare Valdifiori specialmente nelle partite contro squadre più deboli, quando siamo chiamati a gestire noi il gioco".

"Ma alla prima vera occasione (esclusa la partita contro il Cagliari, quando il venezuelano era squalificato), il regista è stato nuovamente relegato alla panchina: solamente quattro minuti per lui contro il Chievo, tra le mura amiche, un incontro nel quale evidentemente il Torino era chiamato a creare gioco ed essere padrone del campo, e dunque a rivolgersi proprio all'ex Napoli. La scelta è invece alla fine caduta ancora una volta su Rincon, nonostante le caratteristiche dell'avversario di giornata. Quasi un mese fa, il procuratore del giocatore dichiarava: "Speriamo ancora che si possa tornare al centrocampo a tre. Altrimenti saremo costretti ad ascoltare eventuali proposte che dovessero arrivare a gennaio. Mirko vuole essere protagonista e non fare la comparsa" La mediana a tre è tornata, ma lo spazio non sembra essere aumentato particolarmente per Valdifiori: un caso da sbrogliare, una pedina che potrebbe essere davvero utile a questo Torino, con il mercato che resta inevitabilmente sullo sfondo.

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