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ToroPreview, verso Napoli-Torino: “Giusto non risparmiare Belotti e Rincon”

ToroPreview, verso Napoli-Torino: “Giusto non risparmiare Belotti e Rincon”

Istruzioni per l’uso / Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro

Marco De Rito

Tre domande, altrettanti pareri in merito. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Marco De Rito, Silvio Luciani e Andrea Marchello.

Mazzarri ha detto che contro il Napoli servirà “la partita perfetta”. Quante chance ha secondo te il Torino di fare risultato al San Paolo?

Marco De Rito - Le chance non sono altissime, si sta parlando della seconda della classe dove in panchina siede uno degli allenatori più titolati al mondo. I partenopei hanno dimostrato di giocare un ottimo calcio. La squadra di Ancelotti è camaleontica, non ha uno schema fisso e quindi è spesso imprevedibile per gli avversari che affronta. Ha anche dimostrato, però, di avere dei punti deboli che sicuramente Mazzarri avrà avuto modo di analizzare. Il Toro ha dimostrato di essere roccioso in difesa, con gli attaccanti dei partenopei non sarà facile ma se il reparto arretrato dei granata si conferma solido e Belotti comincia a segnare, i granata potranno levarsi qualche soddisfazione sul terreno del San Paolo.

Andrea Marchello - Il Toro può fare il risultato, pure in un campo difficile qual è il San Paolo. Il Napoli arriva da 3 gare nelle quali contro Milan e Fiorentina (due pareggi) ha mostrato delle imprecisioni, con in mezzo la vittoria netta contro la Samp; il Torino può quindi cercare di mettere in difficoltà i partenopei giocandosi le sue carte.

Silvio Luciani - Il Toro ha sempre sofferto il Napoli negli ultimi anni e la partita d’andata è stata forse l’unica di questo campionato in cui i granata non hanno mai dato l’impressione di potersela giocare alla pari. Fatta questa doverosa premessa gli azzurri visti a Firenze sono sembrati un po’ a corto di ossigeno e motivazioni e le fatiche di coppa possono incidere. Il Toro ha buone possibilità di strappare punti, a patto di giocare una partita coraggiosa e meticolosa: sarebbe una grande iniezione di fiducia.

Rincon e Belotti sono diffidati. Più giusto farli giocare dall’inizio o tutelarli in vista della partita contro l’Atalanta?

Marco De Rito - Giusto schierarli dall'inizio. Tutte le gare sono importanti e a maggior ragione la partita con la seconda in classifica. Se li facesse stare in panchina, Mazzarri lancerebbe un messaggio sbagliato e non da squadra vincente. In ogni caso i due sono importanti ma non indispensabili. Se non dovessero esserci nella gara con l'Atalanta, ci sono diversi giocatori pronti a sostituirli: da Zaza a Iago Falque, passando per Baselli, Lukic e Meitè. Il tecnico di San Vincenzo li sta alternando in questo campionato e tutti quanti hanno dimostrato di avere qualità.

Andrea Marchello - Tutte le partite del girone di ritorno devono essere giocate al 100% delle possibilità del Toro e rappresentano sfide importanti. Per questo, se Mazzarri reputa El General ed il Gallo come titolari, è giusto che scendano in campo dal 1' di gioco per dare il loro contributo.

Silvio Luciani - Togliere due tra i giocatori migliori della rosa in una partita già difficile non ha senso. Il match con l'Atalanta ha la stessa importanza di quello di stasera: se il focus di Mazzarri fosse già la Dea non sarebbe un segnale positivo per la squadra. Il campionato va giocato partita dopo partita e non far giocare Rincon e Belotti sarebbe una resa anticipata.

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Iago Falque non sta esprimendo il suo miglior calcio, Zaza torna dalla squalifica e Berenguer è in crescita. Come possono cambiare le gerarchie in attacco?

Marco De Rito - Mazzarri ha dimostrato che, per lui, l'unico punto fermo è Belotti. Tutti gli altri sono stati cambiati in base all'avversario e alle situazione di gioco. Il tecnico studia chi si trova di fronte e dopodiché decide lo schema di gioco e quindi chi scenderà in campo. Nel 3-5-2 il duo offensivo è Zaza-Belotti, nel 3-4-2-1 i trequartisti Baselli e Falque a supporto del Gallo. Queste sembrano essere i due assetti tipo che possono comunque cambiare con il proseguo il campionato. Il tecnico ha dimostrato di non avere delle gerarchie fisse ma valuta di volta in volta chi mettere in campo. Questo può essere un fattore positivo, in quanto tutti si sentono coinvolti, ma potrebbe anche dare poche certezze alla squadra.

Andrea Marchello - Per ora l'unico punto fisso sembra essere Belotti. Fermo restando che Iago dovrà ritrovare il prima possibile la forma ottimale, il rientro di Zaza potrebbe far bene al reparto avanzato.

Silvio Luciani - Visto il rendimento deludente di Iago e il tipo di partita che dovrà affrontare il Toro, fossi in Mazzarri proporrei il doppio trequartista con il rientro di Baselli – che l’anno scorso fu decisivo al San Paolo proprio in quel ruolo – e la conferma di Berenguer. Il Toro cerca un rifinitore ma ce l’ha in squadra da due anni: quando gioca, lo spagnolo dà sempre qualità alla fase offensiva.

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