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Attacco russo su Kiev, colpita anche la casa di Sudakov

Matteo Curreri
La famiglia del giocatore è scampata alla tragedia, mentre la capitale ucraina conta nuove vittime

Nella notte la Russia ha sferrato uno dei più violenti attacchi dall’inizio della guerra, colpendo Kiev con 805 droni e 13 missili, tra cui quattro balistici. Tra gli obiettivi anche la sede del governo ucraino: il bilancio provvisorio parla di almeno due morti – tra cui un bambino di due mesi – e venti feriti. Nel bombardamento è stata colpita anche la casa del centrocampista del Benfica Georgiy Sudakov, nel distretto di Sviatoshynskyi. Al momento dell’attacco nell’abitazione si trovavano la moglie Liza, incinta di otto mesi, la figlia Milanka e la madre del giocatore. Tutte e tre sono riuscite a salvarsi senza riportare ferite. "Una notte orribile. Un attentato in casa nostra. Grazie a Dio siamo tutti vivi. Surreale", ha scritto Liza Sudakova nelle sue storie su Instagram, raccontando la paura vissuta dalla famiglia. Lo stesso Sudakov ha denunciato l’attacco sui social.