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ROME, ITALY - JUNE 19: The Italy new head coach Gennaro Gattuso attends the press conference at Hotel Parco dei Principi on June 19, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
Il commissario tecnico della Nazionale italiana, Gennaro Gattuso, ha parlato quest’oggi in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano. Doppio impegno per gli Azzurri in questa finestra di gare internazionali: la prima è in programma il 13 novembre a Chisinau contro la Moldova, mentre la seconda il 16 novembre, quando San Siro ospiterà Italia-Norvegia. “Non sarà una scampagnata – ha detto il ct – voglio vedere il massimo impegno per proseguire su quanto abbiamo iniziato a settembre. Nella prima partita proveremo giocatori che hanno avuto poco spazio, ma dobbiamo pensare a noi e non a quello che farà la Norvegia".
Per Gattuso l'attenzione è da rivolgere principalmente alla Moldova: "La seconda gara si prepara da sola. Per me è più importante la sfida con la Moldova che con la Norvegia. La Norvegia può mettere chiunque in difficoltà, è una squadra in salute. La sfortuna nostra è di aver trovato una Norvegia che sta esprimendo un calcio eccezionale". Il ct ha poi spostato lo sguardo alla Serie A e ai pochi gol segnati: "I numeri parlano. La tattica è padrona nel nostro campionato. Abbiamo allenatori bravissimi a livello tattico. Si gioca in spazi corti. Difficile giocare a campo aperto, cosa che invece accade in altri campionati, dove si verificano picchi di velocità. Da noi il gioco è più complicato. Io mi diverto quando gli spazi si aprono e vengono fuori individualità".
Gattuso si è poi soffermato sui giovani Azzurri: Venti giorni fa abbiamo fatto una riunione molto importante con le persone che lavorano in Federazione. Il lavoro negli ultimi anni è incredibile, ma bisogna proseguire, non perdere per strada i nostri giovani. Quando io e Gigi abbiamo fatto le giovanili abbiamo vinto poco, in u-17, u-18 abbiamo sempre fatto fatica. Ora è il contrario, ma materiale ce n'è tanto. C'è un grandissimo lavoro nel settore giovanile. Bisogna essere bravi ora ad alzare l'asticella, e dare la possibilità ai ragazzi di farli sbagliare. Noi battezziamo subito, invece fino a 22 anni non dobbiamo battezzare nessuno". Prima di sottolineare il poco minutaggio concesso ai giocatori italiani: "Ogni settimana nelle prime cinque, sei squadre ci sono pochi giocatori da vedere. Questa è la mia difficoltà più grande da vedere. Pio e Raspadori stanno giocando poco. Quest'ultimo per me è fortissimo, ma sta giocando molto poco. Ciò mi fa star male. Non dobbiamo pensare che il nostro calcio fa cag***, non è così!"
Gattuso ha parlato anche di alcuni singoli: "Gente come Zaniolo, Palestra, hanno fatto cose interessanti. E' ovvio che le scelte sono fatte con un criterio, preferisco lavorare con giocatori con cui già sto lavorando, ma le porte della Nazionale sono aperte a tutti. Siamo gente che gira. Chiesa? Parlo spesso con lui, vanno rispettate le scelte e le problematiche che ognuno di noi ha. Devo rispettare ciò che mi dice. Altro non posso dire. La scelta di non venire è sua". Mentre sull'infortunio di Kean ha detto: "Non avrebbe dovuto giocare la partita di Coppa della Fiorentina con il Mainz. Ha preso un colpo e l'abbiamo perso. Dispiace, ma abbiamo attaccanti forti, che ci hanno già dato una mano".
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