Ivan Klasnic, ex centravanti croato con una carriera brillante tra Werder Brema, Nantes e Bolton, è oggi il volto di una vicenda che ha messo in luce il lato oscuro del calcio professionistico. Durante gli anni trascorsi al Werder Brema, il club tedesco gli prescrisse per lungo tempo farmaci antidolorifici che, invece di aiutarlo a recuperare, compromisero in modo irreversibile la funzionalità dei suoi reni. Quelle cure sbagliate segnarono la fine della sua carriera e l’inizio di una battaglia per la sopravvivenza. Klasnic, protagonista dei trionfi del Werder Brema in Bundesliga e in Coppa di Germania, dovette affrontare due trapianti di rene e anni di dialisi. Dopo un processo durato dodici anni, nel 2020 il tribunale ha riconosciuto la responsabilità del club e dei suoi medici, condannando il Werder Brema a versargli un risarcimento di 4,5 milioni di euro. “È difficile andare avanti senza antidolorifici se vuoi dare il meglio sul campo” ha ammesso “Ma se avessi saputo di avere problemi ai reni, non avrei preso quei medicinali.” In passato, il suo nome era stato accostato più volte al Torino: una prima volta, quando preferì trasferirsi al Nantes, e di nuovo nel 2016, quando al Mainz - aveva 33 anni - sembrava vicino a vestire la maglia granata, ma l’affare sfumò. Oggi Klasnic vive sotto costante controllo medico e, come ha raccontato in un documentario trasmesso in Germania: “Devo essere grato di essere ancora vivo, ma non so quanto tempo mi resta”.
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Klasnic: “Non so quanto mi rimane da vivere”, era stato accostato al Toro
Dal sogno dei gol all’incubo dei farmaci: la battaglia dell'ex bomber croato contro il Werder Brema
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