“Per ora sono il quinto difensore, ma il mio obiettivo è trovarmi lo spazio giusto”, diceva Luca Marianucci alla presentazione da nuovo acquisto del Napoli, tra gli echi delle montagne del ritiro di Folgaria. Oltre a ciò, raccontava di vivere un sogno che si avvera, di quelli a cui aspiri da bambino. E in questo caso non si trattava di frasi di circostanza, visto che fino a poco più di un anno prima assaporava il gusto amaro di una retrocessione, addirittura in Serie D. Da quel prestito alla Pro Patria, in cui, nonostante il risultato di squadra deficitario, aveva offerto buone prestazioni individuali, si era poi confrontato in Serie A con l’Empoli. Il suo rendimento lo ha portato a diventare il secondo acquisto dell’ultima sessione estiva di calciomercato del Napoli. Giovane, classe 2004, italiano con buone prospettive, forte fisicamente, abile nel gioco aereo e dotato anche di qualità nella costruzione dal basso - alla luce del suo passato da centrocampista - rispetto all'augurio iniziale, Marianucci non è riuscito ad entrare nelle rotazioni dei campioni d'Italia.

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Calciomercato Torino, Marianucci per tamponare l’emergenza difensiva
Marianucci, una sola presenza con il Napoli
—Finora Antonio Conte gli ha concesso una sola opportunità, purtroppo per lui non ben sfruttata. La cornice era un Milan-Napoli, non una partita banale per bagnare il suo esordio in maglia azzurra. Sulla sua coscienza le incertezze sui gol rossoneri di Saelemaekers e Pulisic. “Si sta allenando bene e si è guadagnato questa possibilità di giocare. Secondo me ha grandi potenzialità, ha dimostrato di poter stare nel nostro organico”, aveva detto Conte al termine della gara. Da quel debutto, però, nonostante gli acciacchi di Rrahmani e Buongiorno, il tecnico salentino gli ha sempre preferito la maggiore esperienza di Juan Jesus e Beukema. A novembre è arrivata anche la mancata convocazione in Under 21 da parte di Silvio Baldini, spiegata dal ct come non solo tecnica, ma anche legata a motivi di atteggiamento. Per questo, con la sessione di mercato invernale alle porte, il nome di Marianucci potrebbe già essere in uscita per trovare minutaggio in prestito.
Toro, c'è da battere la concorrenza
—Se c’è una squadra alla ricerca di un difensore centrale, è sicuramente il Torino. I granata, dalla partita con il Sassuolo fino a data da destinarsi, dovranno fare a meno di Saul Coco e Adam Masina, impegnati rispettivamente con la Guinea Equatoriale e il Marocco in Coppa d’Africa. Il mercato di riparazione, e non di rivoluzione, come sottolineato dallo stesso Gianluca Petrachi, si baserà sul 3-5-2 e dunque urge un elemento in più in un reparto difensivo poco arredato. Marianucci è un nome che il Toro sta sondando con particolare interesse. Un altro potenziale affare tra granata e Napoli dopo quelli chiusi in estate che hanno riguardato Milinkovic-Savic, Ngonge e Simeone. Questa volta la carta da giocare potrebbe essere il rapporto personale tra Gianluca Petrachi e Antonio Conte, che hanno fatto la trafila insieme nel settore giovanile del Lecce e che il direttore granata aveva provato a portare con sé nel breve interregno alla Roma.
Ora il discorso verte su Marianucci, che ha bisogno di giocare e non trova spazio né in campionato né in Europa, essendo rimasto escluso dalla lista Champions. Ma i granata non sono gli unici pretendenti del nativo di Livorno: sulle sue tracce – come riporta Nicolò Schira – ci sono anche Cremonese e Genoa. Oltre a battere la concorrenza, la difficoltà sarà quella di trovare un accordo sulla formula. Difficilmente il Napoli, se aprirà al prestito, sarà disposto a perdere il controllo sul giocatore.
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