Le operazioni di mercato del Torino: tre riflessioni su Kristjan Asllani

Kristjan Asllani è un nuovo giocatore del Torino e come sempre vi proponiamo tre riflessioni sul suo approdo in granata. Il centrocampista cresciuto calcisticamente nell'Empoli va a riempire la casella relativa al regista e va a rinforzare il reparto di centrocampo granata, permettendo a Marco Baroni di avere più alternative in mediana. Dopo il passaggio all'Inter, Asllani scende di un livello ma potrebbe essere proprio questo passaggio a farlo definitivamente emergere. Arriva sotto la Mole con una formula consolidata per la coppia Urbano Cairo e Davide Vagnati: prestito con diritto di riscatto (stessa formula di Cyril Ngonge con il Napoli, tanto per intenderci). [tps_title]REGIA[/tps_title] Il Torino aveva bisogno di un regista. Cesare Casadei non aveva garantito il rendimento desiderato davanti alla difesa con il compito di dettare i ritmi della squadra. Fin dal ritiro a Prato allo Stelvio si capica che Casadei era adattato in quel ruolo. Marco Baroni ha lavorato su alcune alternative e ha rispolverano Emirhan İlkhan, decisivo nella partita di Coppa Italia contro il Modena. Però, l'arrivo di Asllani va in una direzione differente. Viene infatti acquistato, almeno per questa stagione, un giocatore di grande prospettiva ceh fa del palleggio la propria arma principale. Il palleggio è la parola chiave del calcio di Baroni, dunque avere un regista puro come Asllani reduce da un anno di gavetta all'Inter non può che essere un vantaggio. E per lo stesso Asllani un passaggio indietro rispetto al crash test nerazzurro potrebbe aiutarlo nella sua maturazione dopo gli anni d'oro all'Empoli. [tps_title]FORMULA[/tps_title] La formula con cui Asllani arriva al Torino è una formula, come detto, consolidata per il club granata: prestito con diritto di riscatto. Se nel caso di Ngonge il diritto di riscatto sembra davvero molto alto (16 milioni) e quindi potrebbe apparire difficile pensare a giugno di vedere Ngonge ancora in granata, discorso diverso per Asllani il cui riscatto è stato fissato a 12 milioni. Non è una cifra irrisoria nemmeno quella per il regista, però appare aperta a valutazioni finali più ampie da parte del club granata, considerando anche quanto sia cruciale il ruolo di Asllani. Pertanto, non è un'operazione fatta e conclusa, richiederà uno sforzo a giugno ma lo spiraglio per un riscatto, se le cose dovessero andare bene, c'è. [tps_title]ALTERNATIVE[/tps_title] L'altro aspetto su cui vale la pena soffermarsi rispetto all'arrivo di Asllani riguarda le alternative a centrocampo. L'ex Empoli e Inter accresce il numero di opportunità per Baroni. Asllani, come detto, si può mettere in un gioco di accoppiamenti al fianco di Ilkhan. Ci sono poi Cesare Casadei-Adrien Tameze e Gvidas Gineitis-Tino Anjorin senza dimenticare Ivan Ilic, che però appare in uscita. Se si dovesse andare sulla via del 4-3-3, ogni ruolo del centrocampo dalla regia alle mezzali avrebbe due valide alternative. Se si dovesse tornare sul 4-2-3-1 visto tra luglio e inizio agosto, l'abbondanza sarebbe anche superiore. In altre parole, Asllani va a completare numericamente e qualitativamente il reparto.