toronews campionato Torino, col Cagliari si chiude l’anno: Pisacane alla guida, da non sottovalutare
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Torino, col Cagliari si chiude l’anno: Pisacane alla guida, da non sottovalutare

Piero Coletta
La presentazione della squadra sarda, prossima avversaria del Torino

La truppa di Baroni chiuderà il proprio anno con il Cagliari. Lo farà tra le mura amiche dell'Olimpico Grande Torino, col sostegno della propria tifoseria e con la possibilità di chiudere questa prima parte di stagione con la terza vittoria consecutiva. Dall'altra parte il Cagliari di Fabio Pisacane, con l'ex giocatore proprio dei sardi promosso dopo la buona esperienza alla guida della selezione Primavera. Una stagione di alti e bassi, dove però i sardi hanno sempre venduto cara la pelle. Impegno da non sottovalutare.

Alti e bassi per i sardi

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Quella dei sardi si può definire come una stagione fatta di alti e bassi, anche se al momento la posizione in classifica sorride ai ragazzi di Pisacane. Ma quanto si può definire un sorriso a trentadue denti? Difficile dire che sia così, dato che al momento la stagione dei rossoblù ha vissuto di picchi e di bassi. Tre le vittorie, sei pareggi e sette sconfitte, questo recita il tabellino di marcia. Non sono mancate le grandi prestazioni e forse il Cagliari ha raccolto meno di quanto avrebbe dovuto fare. Con la Roma è arrivata una grande vittoria e le ottime prestazioni, soprattutto con le big, non sono mancate. Ad esempio la gara contro la Juventus, dove i sardi si sono arresi solo ad uno straripante Yildiz dopo una prova in cui sono rimasti in partita fino alla fine.

Il risvolto negativo della medaglia è non aver capitalizzato nelle gare con squadre alle portate. Solo con Parma e Lecce sono arrivate le vittorie. Poi sono mancati i punti contro Udinese, Sassuolo, Hellas Verona, Genoa e Pisa. Gare in cui era necessario trovare i tre punti: sono arrivati solo quattro punti.

L'ultima gara: rimpianti contro il Pisa

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E parlando proprio di rimpianti, non si può che fare riferimento alla sfida contro i toscani. Una gara che non era iniziata bene, dato che i sardi si sono ritrovati sotto allo scadere della prima frazione con il rigore di Tramoni. Ma nella ripresa la reazione c'è stata. La truppa di Pisacane ribalta la gara in bello stile, con una prestazione anche convincente. Eppure proprio sul più bello è caduta la squadra, con il movimento di Moreo che in diagonale zittisce la Domus Arena. E non è la prima volta che la squadra subisce delle rimonte da posizione di vantaggio. Un po' la fotografia di questa stagione.

I giocatori più convincenti

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In questi picchi continui dei sardi, ci sono stati dei giocatori che si sono comunque distinti o confermati in termini di rendimento. Caprile continua ad essere una sicurezza tra i pali e gli interessamenti da parte delle altre società non mancano. Secondo i dati Kickest, l'estremo difensore dei sardi è il terzo portiere con più interventi, dietro a Svilar e Sommer.

In difesa c'è da confermare Mina. Il colombiano, pur con atteggiamenti tutt'altro che godibili, si sta nuovo affermando come pilastro difensivo della squadra. La grande sorpresa nel reparto però è Palestra. C'era tanta curiosità attorno al terzino, che arriva in prestito dall'Atalanta. Grande costanza di rendimento, conditi da tre assist. Il giocatore si è inserito agevolmente nel 4-3-1-2 di Pisacane.

Rivitalizzato anche Gaetano, che in questa stagione sta trovando continuità. L'anno scorso aveva segnato appena due reti, quest'anno ha già pareggiato il conto. Stesso numero anche per gli assist, ma su questo lato il giocatore è a metà di quelli sfornati nella passata annata. Bene anche Sebastiano Esposito: tre gol e due assista a referto per il prodotto dell'Inter.