TORO-CATANIA 2-1
La situazione precipita e Novellino viene esonerato dopo il 3-1 interno contro la Sampdoria di Pazzini e Cassano: non basta il colpo di tacco di Bianchi a evitare il ko. Arriva Camolese e, dopo lo sfortunato esordio di Palermo con sconfitta per 1-0 e clamoroso palo di Dzemaili su punizione nel finale, col Catania è ultima spiaggia: Bianchi tira fuori ancora una volta un colpo di testa pazzesco a sbloccare il risultato a sette minuti dal termine. Il cross da destra col sinistra di Diana non è alto, non è forte, ma Rolando, in corsa, riesce a trasformarlo in oro con una spizzata che si trasforma in una parabola imprendibile per Bizzarri. Arriveranno il pareggio immediato di Martinez e un inusuale rete di piede di Natali: allo scadere: il Toro festeggia la Pasqua fuori dalla zona retrocessione, purtroppo solo momentaneamente.
TORO-SIENA 1-0
In casa contro il Siena il clima è elettrico: Rosina sbaglia malamente una conclusione durante il riscaldamento e risponde ai fischi della Maratona andando verso il pubblico, trattenuto da Dzemaili. Bisogna iniziare forte per evitare un pomeriggio complesso e il Toro lo fa grazie a Bianchi che riprova la conclusione da metà campo già tentata nella sconfitta per 5-1 nella Milano rossonera: la palla coglie la traversa con Manitta immobile e tanto basta per fomentare i tifosi e portarli idealmente in campo. Al 9’ Stellone scappa sulla sinistra e centra rasoterra, Rolando si infila alla perfezione fra due difensori senesi e, leggermente avanti col corpo rispetto al pallone, si inventa un colpo di tacco degno di Hernan Crespo bissando la rete contro la Samp, ma in maniera molto più elegante e spettacolare e, soprattutto, redditizia visto che sarà il gol decisivo.
TORO-NAPOLI 2-1
A Napoli il Toro va sotto per un gol del futuro granata Inacio Pià e vede la B a un millimetro, poi si ribella al suo destino. Al 51’ Rolando Bianchi segna la rete del centravanti perfetto: Stellone prolunga di testa il lancio di Pisano e il numero novanta, che corre al fianco di Paolo Cannavaro, aspetta il rimbalzo, dà all’avversario tagliandolo fuori, si gira toccando con il destro e calcia a rientrare di sinistro mettendo la palla nell’angolino basso. Una rete clamorosa che rianima i granata che al 72’ trovano il vantaggio definitivo con una punizione capolavoro di Rosina a regalare la prima vittoria fuori casa del campionato e una salvezza che sembrerebbe fatta. Sembrerebbe: il Bologna vince 2-1 al 93’ lo scontro diretto contro il Lecce. Sulle ali dell’entusiasmo Di Vaio, autore del pareggio in netto fuorigioco, si lascia andare ad allusioni su risultati che considera strani come quello del “San Paolo” perpetuando la strategia comunicativa che la presidenza Menarini attua da qualche mese verso il Toro, in quella stagione devastato da una serie di torti arbitrali folli, ma fatto passare come favorito. La settimana successiva ancora allusioni, stavolta sulla sfida tra Toro e Genoa con tifoserie gemellate, mentre il profumo di biscotto a conti fatti arriva da Verona dove l’inspiegabilmente rimpianto Chievo e i felsinei fanno 0-0. All’Olimpico si ricordano tutti com’è andata finire: 3-2 per il Genoa, gemellaggio a forte rischio (eufemismo), rissa finale con grande protagonista l’atleta di Cristo Rubinho che finirà inspiegabilmente in granata, Juric che applaude ironicamente il pubblico dopo il fallo da espulsione di Abate su di lui nel recupero, Thiago Motta che sfotte la nostra panchina, Gasperini che dà lezioni di sportività, ma soprattutto una retrocessione che nei fatti esiste già sebbene sarà matematica soltanto la domenica dopo a Roma. Contro i rossoblù Rolando Bianchi ha segnato la rete del provvisorio 2-2 con un astuto pallonetto: sarà proprio il centravanti ritrovato al centro dell’attacco l’anno successivo per tentare l’immediata risalita.
( - Continua)
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