invece dell'esorcista avesse chiesto un mental coach avrebbe avuto una mano in più nel curare l'aspetto mentale che è quello davvero imbarazzante in questa squadra. È anche vero che se si continuerà col 3-5-2 si potrà sfruttare al meglio l'incredibile momento (che speriamo si trasformi in certezza futura alla luce anche del rinnovo di contratto) di Singo e le giocate di un ritrovato Ansaldi sugli esterni, così come andrebbe riproposta in avanti la coppia Zaza-Belotti nella speranza che il primo abbia finalmente ritrovato la strada per tornare il giocatore che era prima di approdare al Torino. Nel trio difensivo proverei Rodriguez come "braccetto" sinistro dove è sembrato più a suo agio che come terzino puro, scalando Lyanco o Bremer al centro e riesumando Izzo se ha davvero ritrovato la voglia di essere un giocatore da Nazionale, come "braccetto" destro.
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A metà campo Segre ci ha dato una lezione di romanticismo granata emozionandosi per la fascia di capitano che ha indossato nel finale di gara contro l'Entella ed ha dimostrato che in questa squadra può dire la sua. Francamente sono stanco di vedere i nostri presunti fenomeni come N'Koulou o Verdi steccare partite su partite: la squadra e i suoi risultati vengono prima delle plusvalenze (o della paura delle minusvalenze) ed è giusto che giochi chi garantisce il massimo rendimento a prescindere dai nomi. Di sicuro non vorrei essere in Giampaolo perché con le sue scelte future scontenterà parecchi giocatori, soprattutto i nuovi arrivati, ma se i risultati lo supporteranno uscirà vincente dalle turbolenze dello spogliatoio. Poi se ci fosse anche una società dietro a sostenerlo davvero (Cairo è mediaticamente sparito, Vagnati parla solo prima delle partite e mai dopo…) il suo compito sarebbe più agevole. Come sempre, la prossima partita, in questo caso quella con la Samp, sarà l'ennesimo banco di prova. E all'orizzonte c'è già il derby…
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Da tempo opinionista di Toro News, do voce al tifoso della porta accanto che c’è in ognuno di noi. Laureato in Economia, scrivere è sempre stata la mia passione anche se non è mai diventato il mio lavoro. Tifoso del Toro fino al midollo, ottimista ad oltranza, nella vita meglio un tackle di un colpo di tacco. Motto: non è finita finché non è finita.
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