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Da tempo il destino del tifoso granata ricorda quello del povero abate: di tanto in tanto sembra accendersi un barlume di speranza, ma è un tunnel che, invece di portarci alla libertà, ci fa invariabilmente ripiombare nella solita cella. Che si tratti di soffiate al sapore di bibita energizzante o che puzzano di petrolio, della possibilità che un'altra squadra, vincendo, possa ricavarci un posticino nella meno prestigiosa delle competizioni europee, di talentuosi giocatori appena approdati nelle nostre file che "chissà se saranno in forma" e "se resteranno per più di una manciata di mesi", la fine della vicenda è la medesima: fatto crollare l'ultimo sottile velo di muro, non compare il mare, ma ci si apre davanti un'altra prigione, simile a quella dalla quale volevamo fuggire. Non sappiamo quante siano le stanze del nostro castello d'If; quello che è certo è che non se ne viene fuori, come in un gioco di specchi che riflettono all'infinito il medesimo luogo. In tempo di calciomercato, momento nel quale creare false speranze nei tifosi granata diventa sport nazionale e disilluderle il degno coronamento, per ogni voce che si avvera dieci evaporano come neve al sole.
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Per fortuna il 3 febbraio, data in cui si chiuderanno le trattative, è ormai dietro l'angolo. Sembra che anche Casadei, oltre all'ottimo Elmas, poco prima del gong arriverà a vestire i nostri colori, dopo una serie di sorpassi e controsorpassi con la Lazio che nemmeno nella Formula 1 dei tempi d'oro; poi si rincorreranno le ultime voci, magari sull'agognato centravanti, date per rivelazioni sicure, per trattative già chiuse, destinate invece a riaprirsi e a sfumare sul filo di lana. Per la cronaca, l'abate Faria nella sua cella ci muore, anche se non perde fino all'ultimo la speranza di evadere. Lui è condannato a restare sull'isola per sempre. Speriamo di non condividerne la sorte, e che qualcuno dei cunicoli nei quali continuiamo ad inoltrarci sbuchi finalmente all'aperto.
Autore di gialli, con "Cocktail d'anime per l'avvocato Alfieri" ha vinto l'edizione 2020 di GialloFestival. Marco P.L. Bernardi condivide con il protagonista dei suoi romanzi l'antica passione per il Toro e l'amore per la letteratura e la canzone d'autore.
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