Nella settimana del dopo derby, approfittando del fatto che la partita, pur prolungando la nostra atavica sete di vittorie, è passata senza farci troppo male, si può provare a giocare al gioco degli antipodi con i due eventi musicali rivieraschi.
Mi viene facile attribuire i lustrini, la massa di seguaci e la grancassa mediatica del Festivalone alla Juve e l'essere di nicchia, per pochi eletti, senza fronzoli ma di gran classe del Tenco al Toro.
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Più sotterranea la Rassegna della canzone d'autore, senza il profluvio di parole, immagini, dibattiti e talk show televisivi; parla direttamente al cuore, senza filtri e sovrastrutture.
Il Toro è così: musica per intenditori, talvolta amara, ma vitale e rivitalizzante.
La gioia che è in grado di trasmettere è come quella di una grande canzone che ti raggiunge inaspettata. Quando arriva, ti chiedi dove si nascondesse fino allora, dove fossero quelle parole e quelle note, potenzialità latenti, ma già presenti dentro di te, come la statua imprigionata nel marmo che attende lo scalpello dello scultore per venire alla luce.
Autore di gialli, con "Cocktail d'anime per l'avvocato Alfieri" ha vinto l'edizione 2020 di GialloFestival. Marco P.L. Bernardi condivide con il protagonista dei suoi romanzi l'antica passione per il Toro e l'amore per la letteratura e la canzone d'autore.
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