Tuttavia, l’obiettivo comune, quello vero, dovrebbe essere la costruzione di una squadra che nel 2023-2024 possa andare in Europa sotto la guida di Juric, che fino a prova contraria ha un contratto valido ancora per 18 mesi. E da questo punto di vista ci sono motivi per credere che ciò sia possibile. Il Toro visto a Salerno ha le stimmate di una squadra promettente perché saper dominare creando tante occasioni – al contrario di quello che si era visto contro il Verona - è sempre un buon segno; non sempre di fronte c’è un Ochoa.
Il gruppo è giovane, a Juric il compito di farlo crescere sul piano mentale (fin qui non ci è ancora riuscito) con la lucidità di mettere da parte idee che si sono rivelate infruttuose come quella del falso nove; alla società quello di completare la squadra azzeccando le pedine che mancano (questo mercato invernale può essere utile in tal senso) e consolidando i punti forti di quest’anno (stavolta il pallino potrebbe essere tutto nelle mani del club a differenza di quanto accadde nel 2022). Non è facile, ma sperare in un passo avanti è ancora possibile
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