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Gli interessi hanno sostituito da molto tempo il Diritto, in un ribaltamento etico/morale davvero incredibile ed epocale, lasciando indifeso un intero Continente e tutta la sua storia. Si spiega così, infatti, l’assalto arabo ai calciatori delle massime Leghe europee(strapagati fino all’inverosimile) e il conseguente venir fuori di un altro paradosso: gli interessi delle Leghe e quelli dei proprietari dei club si stanno sempre più divaricando. E’ chiaramente un ossimoro figlio dell’ipocrisia giuridica di cui sopra, che viene usata per nascondere o aggirare la verità dei fatti. Le Leghe europee sono diventate dei contenitori o degli scenari(fate voi) dove far girare denaro all’infinito e senza nessun vero controllo, perché l’altra ipocrisia(stavolta politica e non giuridica) e continuare a ritenere il calcio un fenomeno sociale(quindi da trattare con benevolenza), mentre per il potere economico lo sport più seguito al mondo è semplicemente una televendita della peggiore Vanna Marchi o una “lavatrice” finanziaria in modalità Svizzera o del Liechtenstein. La Federcalcio invece di riunirsi per avviare una procedura d’urgenza per i calciatori britannici(che non sono più comunitari per una volontà popolare espressa nel noto referendum del 2016), forse avrebbe dovuto riunirsi per abbattere definitivamente, attraverso “una norma che guida”, il triste e scellerato fenomeno delle multiproprietà.
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Vedere il “City Football Group” prendersi il Palermo e inglobarlo come satellite del suo pianeta sportivo o Aurelio de Laurentiis continuare ad occuparsi indisturbato di Bari e Napoli è la cartolina vera di cosa sia diventato il calcio oggi. Gli arabi lo hanno capito, e dopo essersi portati dalla loro parte(dovrei usare un altro termine, ma meglio evitare possibili querele) il Presidente della Fifa Gianni Infantino(che ha spostato la sua residenza in Qatar) e il presidente della UEFA Aleksander Ceferin, ora stanno facendo un affondo sul sistema calcio europeo che potrebbe portarlo ad un suo definitivo sconquasso e ad una conseguente destabilizzazione sociale. Essi, gli arabi, sono consci di come l’integrità non abiti più dalle nostre parti, di come la coerenza rispetto alle nostre credenze sbandierate sia ipocrisia culturale per favorire meglio la vendita all’asta della nostra tradizione, e stanno provando a sbriciolare quest’ultima. “E’ la legge del mercato”, potrebbe provare a dire qualcuno, manipolando ancora una volta il vero senso di cosa sia la libera intrapresa e il libero commercio. E tale manipolazione sta avvenendo perché l’ipocrisia giuridica sta consentendo di trattare con disprezzo ognuno di noi e le nostre storie.
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Sì, proprio ognuno di noi. Alessandro Manzoni aveva ben compreso dove ci stava portando la modernità tanto desiderata, e il suo avvocato “Azzecca-Garbugli” dei “Promessi Sposi”, intimo amico di “Don Rodrigo”, nonché suo compagno di bagordi e complice delle sue prepotenze a cui trova spesso delle scappatoie legali(subornando testimoni, minacciando testimoni, ricorrendo alla protezione dei potenti), ricorda in modo impressionante molti dirigenti delle istituzioni del calcio, da Joao Havelange in poi. Continuare ad irridere e a mortificare il Diritto non porterà bene. Non crediamo più a niente, perché la Legge non crede più a se stessa e alla sua missione. Non si può usare la Legge per codificare retoricamente un “diritto allo studio” e poi lasciare al “caro affitti” la possibilità di revocare questo diritto agli studenti. L’ipocrisia giuridica sta privando le nostre istituzioni della fiducia richiesta per la loro tenuta, svuotandole progressivamente della loro legittimità. Cosa rimarrà alla fine di tutto questo? I mercanti nel tempio, ovvio.
Scrittore, sceneggiatore e regista. Tifosissimo granata e già coautore con il compianto Anthony Weatherill della rubrica “Loquor” su Toro News che in suo onore e ricordo continua a curare. Annovera, tra le sue numerose opere e sceneggiature, quella del film “Ora e per sempre”, in memoria del Grande Torino.
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