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Per un professionista che approda al Torino la certezza di ricevere puntualmente il bonifico a fine mese, cosa che non è così scontata nel panorama delle società professioniste italiane, è l'unico plus su cui può basare la sua scelta, altrimenti cosa spingerebbe un giocatore in rampa di lancio a scegliere i granata piuttosto che la maggior parte delle altre squadre della nostra serie A? Quale progetto sportivo si intravede nelle strategie di Cairo e Vagnati? Quali mosse concrete hanno fatto per dimostrare che un progetto ci sia e sia anche appetibile? Su cosa dovrebbe basarsi un giocatore per scegliere il Toro oggi? Gli altri campioni che già vi giocano? Le strutture? Il fascino dello stadio?
Mi spiace per Vanoli perché le novità come il suo arrivo dovrebbero essere un volano positivo di emozione e di entusiasmo ed invece anche il suo inizio con il Torino è stato zavorrato dall'infinita trattativa per ottenere uno sconto sulla clausola imposta dal suo contratto con il Venezia. Mi spiace per Vanoli perché ogni ventata di cambiamento di solito porta stimoli nuovi se la società si muove in sintonia con tale scossa di vitalità che il cambiamento spesso produce. Mi spiace per Vanoli come quando ci si dispiace per il nuovo collega di lavoro che si presenta bello carico e tu intanto dentro di te pensi: "auguri, perché non hai idea di dove sei capitato..."
Mi spiace per Vanoli perché in realtà mi spiace per ognuno di noi tifosi che non riusciamo a goderci nulla perché nulla è mai fatto nel modo giusto e nei tempi giusti: vorremmo qualcosa "da Toro" e secondo me Vanoli lo può anche essere, ma dietro di lui non ci sono le condizioni perché davvero anche il suo arrivo sia una cosa "da Toro". Quando il terreno è troppo arido i semi, per quanto lanciati in abbondanza, non attecchiscono. E quindi o si torna ad innaffiare il terreno di vero granatismo o si cambia il contadino che non lascia che questo venga fatto: tertium non datur.
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Da tempo opinionista di Toro News, do voce al tifoso della porta accanto che c’è in ognuno di noi. Laureato in Economia, scrivere è sempre stata la mia passione anche se non è mai diventato il mio lavoro. Tifoso del Toro fino al midollo, ottimista ad oltranza, nella vita meglio un tackle di un colpo di tacco. Motto: non è finita finché non è finita.
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