Belotti e Izzo sono tra i giocatori che più sono stati assenti nelle ultime settimane: è importante recuperarli?
“Sì, ma mi sembra ci sia un certo distacco da parte loro, ho una sensazione sgradevole, quella che con la testa siano già fuori dal Toro. Il tempo dirà se è solo una mia sensazione o no, ma di certo da parte di Belotti ultimamente c’è un silenzio… assordante”.
Questo è stato il ventesimo derby perso nell’era Cairo: cosa ti fa venire in mente questo dato?
“Mi fa venire in mente che c’è e permane una grande differenza tra le due società, a tutti i livelli, e anche per le piccole cose che poi in realtà tanto piccole non sono. Penso ad esempio al fatto che la Primavera gioca a Biella. La lontananza impedisce all’allenatore della prima squadra di andare a vedere le partite dal vivo e questo fa sì che manchi la conoscenza dei giocatori. Siamo sicuri che in Primavera non ci fosse un attaccante in grado di fare il quarto d’ora finale del derby? Penso che non sia così strano che una squadra di Serie A, se ridotta all’osso in un reparto, chiami dei Primavera. Il fatto che la Primavera giochi distante porta diverse conseguenze spiacevoli e questo è solo un esempio. Più ci penso e più non capisco il motivo per cui la Primavera non possa giocare al Filadelfia, specie se ripenso a quanto accadeva ai miei tempi”.
Chiudiamo con una nota positiva. Milinkovic-Savic sta crescendo…
“Noto che sta ricevendo sempre meno critiche e questo mi fa particolarmente piacere”.
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