A centrocampo è arrivato anche Anjorin, cosa ne pensi?“L’unica pecca è che il suo percorso calcistico è stato ostacolato da infortuni. Si tratta di un elemento interessante che può giocare in più ruoli. Occorrerà capire se riusciranno a gestirlo al meglio sul piano fisico. Se l’allenatore lo ha voluto, significa che verrà fatto giocare. Da come è iniziata la campagna acquisti, credo che si stia costruendo una squadra duttile a centrocampo. Il gioco di Ricci ormai era conosciuto da tutti. Faceva pochi inserimenti in attacco e poche verticalizzazioni. Con Anjorin, Casadei e Gineitis il centrocampo è più duttile, e poi non dimentichiamoci Ilic, di cui ho parlato prima. Mi sembra una squadra che può avere qualcosa di più sorprendente in mezzo al campo”.
In difesa ecco il tassello Ismajli.“Elemento di esperienza. Non bisogna cadere in inganno per il fatto che l’Empoli sia retrocesso. Un giocatore può anche ritrovarsi in un gruppo che vale complessivamente poco. Lui è un giocatore che va bene per il Torino. E a proposito di Empoli un altro giocatore che mi piace è Pezzella. Di lui abbiamo parlato quando il Toro ha affrontato i toscani: dissi che era l’esterno che più si era messo in evidenza, specie nel duello contro Pedersen”.
Oggi inizia la stagione del Torino. Cairo ha detto che l’obiettivo è costruire il 90% della squadra per inizio ritiro. Cosa ne pensi? “Attendo fiducioso. Penso che sia positivo il fatto che verranno aggregati tanti giovani. Bene anche il fatto che la Primavera si allenerà vicino alla prima squadra. Teniamo sempre presente che le aspettative bisogna sempre ponderarle. Sono curioso di vedere se i ragazzi che hanno vinto gli scudetti Under 18 e Under 17 confermeranno le loro doti anche in Primavera. Allora si potrà dire se sono bravi o meno. Con i giovani bisogna usare calma prima di sbilanciarsi in giudizi”.
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