Torna un nuovo episodio di "Prima che sia troppo Tardy", la rubrica a cura di Enrico Tardy
Ci portiamo a casa tre importantissimi punti grazie ad una magia tecnica di Radonijc dopo una gara brutta, bloccata, modesta sotto il profilo tecnico. Una partita, in buona sostanza, senza occasioni da rete: un misto di camomilla e melatonina. Il Toro di inizio campionato è particolarmente sotto tono, quasi tutti i calciatori scesi in campo hanno fornito prestazioni scadenti anche dal punto di vista atletico. Troppa lentezza e prevedibilità, poco coraggio, nessun calciatore in grado di saltare l'uomo. La sosta arriva al momento giusto anche se molti calciatori saranno in giro con le rispettive nazionali ci sarà modo anche per il tecnico di cercare di attribuire un'identità a questa squadra, identità ad oggi poco chiara e definita.
Ad oggi siamo un ibrido con poca aggressività e possesso palla lento e poco preciso. Le ragioni di un inizio così molle non le
conosco, rimango molto guardingo e timoroso di fronte a certi segnali memore della seconda stagione di Mazzarri e conscio di come gli equilibri umani e professionali in una squadra di calcio siano delicati e volubili. Quel che è certo è che i nostri eroi in questo momento e per varie ragioni sono al minimo delle loro possibilità, che, sia chiaro, non sono straordinarie ma certamente migliori di quelle viste fino ad oggi. Rado ha fatto quel tipo di giocata che gli riesce circa tre o quattro volte l'anno prevalentemente contro squadre di media-bassa classifica e ci fruttano sei o sette punti. Inutile dilungarsi sul perché non riesca a mantenere livelli di concentrazione ed applicazione per periodi più prolungati: è così, godiamoci questa magia, speriamo ne ripeta altre.
L'uomo ed il calciatore non paiono in grado di offrire di più. Riguardo il tecnico, penso sia arrivato ad uno snodo importante del suo periodo granata, a mio parere è chiamato ad "inventare" qualcosa di nuovo in grado di rivitalizzare in campo e fuori questa truppa un po' seduta. Una mossa tattica, un sistema di gioco differente, insomma uno stimolo che sorprenda positivamente, dobbiamo ritrovare la "gamba forte" come dice lui, ma non solo.