Un dato è sicuro: il Toro del prossimo anno, sperando rimanga in serie A, dovrà essere rifondato, due anni del genere sono inconcepibili ed inaccettabili. E guai a fare l'errore di ragionare diversamente. Un anno potrà essere frutto di fattori particolari, due no. E l'operazione sarà complicatissima alla luce della crisi finanziaria del calcio e di un presidente contestatissimo. Dico di più, occorrerà un direttore generale di livello ed un direttore sportivo esperto in ragione del complesso lavoro da eseguire.
Passando allo sfibrante presente, occorre recuperare le forze, i prossimi venti giorni saranno durissimi fisicamente e mentalmente e soprattutto senza possibilità di errore. Mandragora oggi è insostituibile, ma in questo pazzo torneo non mi sarei mai aspettato di sentire la mancanza di Verdi (in forma lieve però). Domenica ci aspettano altri 95' minuti di sofferenza, una faticaccia interminabile per noi tifosi che abbiamo concluso il girone di andata con 14 miserrimi punticini... Che la forza sia con voi! E con noi...
Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.
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