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101 goal in 72 match... Media vertiginosa e impossibile da replicare in Italia, come dimostrò anche Toni Polster, che con la maglia viola della squadra della capitale austriaca aveva fatto ancora meglio, totalizzando qualcosa come 119 goal in 147 presenze. Toni arrivò a Torino fresco di Scarpa d'Oro, premio destinato al miglior realizzatore europeo e partì con il botto: il 20 settembre 1987, nella seconda giornata di campionato, travolgemmo la Sampdoria per 4 a 1 e lui marcò tre reti, balzando in testa alla classifica dei cannonieri. Pur confermando le doti di attaccante di razza, faticò a mantenere la media alla quale era abituato all'estero e chiuse la sua unica stagione italiana realizzando 9 reti in 27 gare. La melodia viennese dei goal granata degli anni Ottanta si concluse con lui. Nel frattempo avevamo fatto l'orecchio al samba scatenato dalle magie di Léo Jùnior; poi furono le invenzioni di Müller a tingere di verdeoro i nostri sogni calcistici. Ma le scorribande di Schachner e le bordate di Polster sono ancora vive nei ricordi dei ragazzi di allora e suonano come le note di Johann Strauss figlio: "Il valzer di Strauss, boja fàuss boja fàuss" .
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Autore di gialli, con "Cocktail d'anime per l'avvocato Alfieri" ha vinto l'edizione 2020 di GialloFestival. Marco P.L. Bernardi condivide con il protagonista dei suoi romanzi l'antica passione per il Toro e l'amore per la letteratura e la canzone d'autore.
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