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Come nelle fiabe, l'anima carioca del Toro si rianimò e prese in mano le redini del gioco: prima ci riportò in parità Müller, con un'azione travolgente in cui l'attaccante, dopo aver saltato come birilli due avversari, si permise di dribblare perfino il portiere; poi ci pensò Edu Marangon, con una punizione magistrale, di quelle da recuperare sul web e vedere e rivedere, per ricordarsi che è possibile scagliare tiri che, dalla grande distanza, sfidano le leggi della fisica e finiscono per centrare l'incrocio dei pali. Alla fine del primo tempo Benedetti chiuse il discorso che nemmeno il solito rigore, fischiatoci contro nel finale, riuscì a riaprire. Finì 3 a 2 per noi e si scatenò l'illusoria festa.La salvezza era lontana, con il senno di poi troppo lontana, ma all'epoca non era concepibile immaginare la retrocessione del Toro. L'unica presenza in serie B, nel remoto campionato 1959/60, non riusciva a macchiare un palmarès impeccabile: sembrava che un'onta del genere non potesse toccarci più.
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Quando la domenica successiva giunse la seconda vittoria consecutiva, questa volta contro la fortissima Inter già campione d'Italia con un vantaggio siderale sulla seconda, ci dicemmo che si poteva fare, anzi che si doveva fare e che ce l'avremmo fatta, perché il Toro non poteva sprofondare. Sprofondammo, invece, sconfitti dal Lecce nell'ultimo, decisivo incontro. Ma fu un incidente di percorso. C'era un entusiasmo contagioso, la certezza che l'annata in Cadetteria sarebbe stata un episodio, una lunga esibizione su campi non abituati alla fortuna di ospitarci. Ci aspettavano anni di soddisfazioni. Lo sentivamo e sapevamo che sarebbe stato sufficiente pazientare. Entusiasmi ardenti, figli di decenni di gloria, che oggi covano sotto la cenere, come tizzoni in attesa di un soffio rivitalizzatore.
Autore di gialli, con "Cocktail d'anime per l'avvocato Alfieri" ha vinto l'edizione 2020 di GialloFestival. Marco P.L. Bernardi condivide con il protagonista dei suoi romanzi l'antica passione per il Toro e l'amore per la letteratura e la canzone d'autore. Nel marzo del 2023 è uscito il suo nuovo noir a forti tinte granata "Giallo profumo di limoni. L'avvocato Alfieri in un nuovo caso tra Torino e Sanremo" (Fratelli Frilli Editori)
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