ToroSofia / Torna l'appuntamento con la rubrica di Elisa Fia: "Così come un fiume il Toro di quest'anno, pur sembrando simile a quello dello scorso, sia a livello di acquisti che di risultati, è in realtà anch'esso sottoposto a costanti...
Per diventare mare, bisogna prima essere fiume, il quale scorrendo rimane sempre uguale all'apparenza ma, nell'essenza, varia continuamente ciò che è dentro di sé: acqua sempre diversa, che non si ripete mai.
Così come un fiume il Toro di quest'anno, pur sembrando simile a quello dello scorso, sia a livello di acquisti che di risultati, è in realtà anch'esso sottoposto a costanti variazioni che lo rendono una grande incognita, ancora del tutto da scoprire.
In fondo, il gioco di Giampaolo non ha ancora visto la possibilità di mettere in campo la totalità dei suoi elementi, a partire dagli ultimi decisivi acquisti di mercato. Il fiume-Toro sta ancora facendo il suo corso e ci vorrà certamente tempo prima che la sua acqua si assesti in mare, sperando che esso non abbia a trovarne di torbide.
Tuttavia, ai fini della limpidezza di quel grande mare che è il Toro, come concetto di appartenenza, è necessario lavorare sulla cura delle sue micro-particelle annuali, quelle cangianti, che ogni giorno costituiscono il fiume: solamente prendendosi cura di esse e non lasciandole alla vana speranza, si può mantenere viva l'integrità di quelle micro-componenti che ogni anno chiamiamo "squadra" e che, di volta in volta, sono atte a contribuire all'accrescere dell'orgoglio granata.