VALUTAZIONI - Difficile comunque dare un giudizio definitivo sia sull'operato di Fabbrini sia sul cammino dei torelli. Se in estate rinforzare le compagini poteva essere complesso visto che era appena cambiata la guida dirigenziale, durante il mercato invernale erano arrivati parecchi ragazzi per rinforzare le annate che più ne avevano bisogno (importanti interventi erano stati fatti sull'Under 16 per esempio). Sia chiaro, difficilmente la situazione sarebbe cambiata radicalmente se non ci fosse piovuta sulla testa questa pandemia. Anzi, poteva anche rimanere tutto immutato. Ma uno stop anticipato rende difficile qualsiasi valutazione. Soprattutto sul lavoro degli allenatori, perché i mesi di marzo, aprile e maggio sono i più importanti, quelli durante i quali si raccolgono i frutti del lavoro di un anno. La speranza è che ciò che si è seminato si possa vedere dalla prossima stagione, anche se non è detto che i miglioramenti attesi si palesino nel nuovo campionato. Ciò che è certo, è che il Torino ha nell'Under 15 (2005) e nell'Under 14 (2006) due annate che promettono bene. Invece dai 2002 (ormai in ottica Primavera) ai 2004 sono pochi gli elementi ai quali si possono attribuire prospettive importanti. Per questo occorrerà lavorare duramente. Poi subentrerà la società, che dovrà supportare le annate da rinforzare per renderle competitive.
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