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- Redazione TORO NEWS
L’Italia Under-17 continua a correre e vola in semifinale (non succedeva dal 1987), superando anche il Burkina Faso con un prezioso 1-0. Nel successo azzurro firmato dal gruppo di Favo, spicca la prova matura e ordinata di Andrea Luongo, schierato dal primo minuto come trequartista destro nel 4-2-3-1. Il granata offre fin da subito una prestazione di grande applicazione, più intelligente che appariscente, risultando uno dei principali raccordi tra linea mediana e reparto offensivo. La sua gestione dei ritmi e la capacità di ricevere tra le linee con buona pulizia tecnica hanno dato stabilità alla manovra azzurra in una partita tutt’altro che semplice sul piano dell’intensità.
Numeri alla mano, la performance di Luongo racconta molto del suo contributo: 35 passaggi completati su 42 (83% di precisione), 57 palloni giocati, 1 dribbling riuscito su 3 tentati e ben 10 contrasti portati. Un dato, quest’ultimo, che conferma quanto il classe 2008 sia stato prezioso anche senza palla, pronto ad abbassarsi e a lavorare in pressione per non lasciare campo al dinamismo fisico del Burkina Faso. Quando l’Italia ha gestito i momenti di difficoltà, Luongo non si è mai tirato indietro, mostrando una disponibilità totale alla fase di non possesso: un aspetto che lo rende particolarmente affidabile in contesti ad alta tensione competitiva.
Nel finale, la partita prende una piega nervosa e Luongo si prende un giallo al minuto 85 per spegnere un contropiede potenzialmente pericoloso: un fallo tattico di pura lettura, da giocatore già formato. Esce al 91' per Pandolfi, dopo aver dato fondo alle energie. Nel percorso dell’Italia, ora attesa dall’Austria in semifinale, il granata continua a crescere per continuità, personalità e completezza. Prestazioni come questa, solide e consapevoli, raccontano di un talento che non vive solo di fiammate: Luongo è sempre più un ingranaggio stabile del progetto azzurro ed il Torino può osservare con grande orgoglio ed interesse la sua evoluzione.
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