La Coppa Italia le ha dato occasione di schierare affianco ai titolari alcuni giocatori che hanno giocato meno fino a questo momento. Quali sono gli equilibri del gruppo a un mese dal suo arrivo? "Questa è la quinta partita e hanno giocato tutti. Ne parlavo con il mio staff, in cinque gare che sono qui hanno giocato tutti. Non hanno giocato quelli aggregati all'Under 18 e gli infortunati. Oggi sono rientrati Perez e Camatta. Io faccio la formazione in base a quello che vedo durante la settimana, i ragazzi lo sanno e l'ho dimostrato. Mi interessa questo, quello che vedo durante le giornate. Zeppieri ha giocato perché tutta la settimana è andato forte. Gatto era vice capitano oggi, del 2007. Il capitano è un suo coetaneo. Sono ragazzi che durante la settimana vanno forti. Io faccio la formazione in base a quello che vedo durante la settimana, penso che i ragazzi l'abbiano assimilato. Non ho regalato niente a nessuno neanche oggi".
Oltre alla cattiveria agonistica, dove vuole vedere il passo in più? Lo spirito Toro. Non è semplice, sono ragazzi e ci sono tanti ragazzi stranieri che vanno aiutati. Io quando giocavo contro il Torino mi ricordo che facevo sempre una preghiera, perché sapevo che andavo ad affrontare una squadra tosta. Voglio vedere l'abbinamento della qualità vista oggi con l'essere tosti. Ed è il motivo per cui mi sono innervosito sul contrasto perso da Zaia contro la Roma. Noi dobbiamo ritrovare questo, che poi si traduce nella voglia di vincere. Quando vinci ti diverti, altrimenti si divertono gli altri".
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