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Primavera, Inter-Torino 3-1: il vantaggio iniziale illude, granata rimontati e ko

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Zeppieri in avvio dà speranza al Toro, che però paga la rimonta incassata nel primo tempo e nel secondo non riesce a riaprire mai la gara
Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

Il Torino Primavera non trova il bandolo della matassa. Il vantaggio granata dopo soli otto minuti di partita con il primo gol in campionato di Zeppieri dà l'illusione di una gara che poi prende una piaga diversa. L'Inter rimonta nel finale di primo tempo con due gol siglati in dieci minuti, il Torino ha tutta la ripresa per provare a cambiare il copione ma non riesce a farlo. Santer salva il risultato tenendo a lungo i granata aggrappati alla partita, il 3-1 nerazzurro però dà il colpo del ko.

Le scelte: Santer riconfermato tra i pali, Zeppieri torna titolare in attacco

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Baldini conferma il 3-5-2. In porta c'è ancora Santer, con Siviero riaggregato in Primavera anche se in panchina dopo il periodo come terzo in prima squadra. In difesa spazio all'ex nerazzurro Perez come braccetto destro dopo la buona prova con il Monza, insieme a lui i soliti Pellini e Carrascosa. Nessuna grande novità a centrocampo. Zaia e Kugyela sono gli esterni di riferimento, Acquah si prende il ruolo di play, affiancato ancora da Ferraris e da Perciun, riconfermato nel ruolo di mezz'ala. In attacco torna titolare Zeppieri, assente nell'ultima giornata causa lutto, a fare coppia con Carvalho; non convocato Gabellini.

Il primo tempo: Zeppieri per il vantaggio lampo, poi la rimonta che brucia nel finale

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Baldini voleva un Torino senza paura di andare a cercare il risultato a Milano, i primi minuti riflettono le intenzioni nell'atteggiamento. I granata iniziano ad aggirarsi da subito nell'area dell'Inter, costringendo la squadra di Carbone a chiudersi. Il pressing paga. Acquah recupera palla a centrocampo, la lascia subito a Carvalho che è tenace a resistere alla morsa di Cerpelletti e Mosconi per involarsi. Arrivato al limite l'ex Monaco apre sulla destra dove c'è Zeppieri, che ha lo spazio per caricare il tiro e non se lo fa ripetere, calciando sul secondo palo: Taho battuto, Torino in vantaggio dopo soli 8' come difficilmente gli era riuscito in stagione. Superato l'impasse iniziale, l'Inter inizia tuttavia ad aumentare l'intensità. Si ribaltano i ruoli con i nerazzurri a comprimere i granata nella propria metà campo. Al quarto d'ora così Mancuso si prende la conclusione, testando i riflessi di Santer sul primo palo. Serve maggior equilibrio. Il Torino a lunghi tratti lo trova, riallungandosi e rimanendo attento quando l'Inter cerca lo spunto. Poi però commette una leggerezza al 33' rivelandosi troppo perforabile quando, su palla persa, Marello si ritrova libero di involarsi e crossare in mezzo all'area per il colpo di testa a fil di palo di Mancuso: il pallone bacia il palo, Santer prova a intervenire sulla linea ma la palla è già entrato secondo quanto segnalato dal direttore di gara e quindi è gol. Il Torino reagisce tornando a cercare la porta con il colpo di testa di Carrascosa su sviluppi di punizione calciata da Perciun e con il tentativo di imbucata di Acquah per il tap-in di Kugyela. I due squilli non vanno in porto, l'Inter invece è più concreto e velenoso quando riparte, come dimostra al 43' con il tacco volante di Mosconi su cross di Pinotti a imbucare Santer. 2-1, tutto da rifare per la squadra di Baldini.

Il secondo tempo: Santer tiene i granata aggrappati alla partita, ma manca la reazione in avanti

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Alla ripresa Baldini si gioca due cambi: Kugyela lascia il posto a Sandrucci, Camatta rileva Perez. Si modifica conseguentemente l'assetto tattico con il passaggio al 4-4-2: Camatta si posiziona come terzino sinistro con Zaia sul fronte opposto, Sandrucci fa l'esterno destro a centrocampo affiancato da Carvalho sull'out di sinistra; Perciun si alza sulla linea degli attaccanti insieme a Zeppieri. Mentre i granata si assestano, l'Inter spaventa. Pinotti dal limite calcia a giro verso l'incrocio dei pali costringendo Santer a una parata miracolosa, poco dopo il portiere granata si ripete sbarrando la strada a Cerpelletti e Breda. Il Toro resta aggrappato alla possibilità di tornare in partita solo grazie ai guantoni dell'ex Trento, ma è in evidente affanno. Al 57' arrivano allora altri due cambi: Brzyski per Ferraris e Spadoni per Acquah. Il polacco va in mediana portando con sé Perciun, Spadoni affianca Zeppieri. Scorrono i minuti, il copione non cambia: l'Inter attacca con un Mosconi in stato di grazia, Santer si supera. Quando prova a costruire, il Torino si scontra con la difficoltà a trovare spazi dalla trequarti in su, sintomo di un rinnovato problema in termini di incisività. La squadra di Baldini non riesce mai a impensierire Taho e non si avvicina a spaventarlo. L'Inter invece alla fine trova ancora la via del gol con l'imbucata vincente di Carrara al 76', valsa il 3-1. La Primavera granata prova a scuotersi in modo più deciso con una sgasata di Carvalho, poi sostituito all'80' da Melo, e con le punizioni calciate da Perciun e Sandrucci. È un piccolo segnale, che però arriva troppo tardi. L'Inter controlla e vince, il Torino cade per la terza volta nelle ultime cinque uscite e sprofonda in classifica al penultimo posto.

Il tabellino

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INTER-TORINO 3-1

Marcatori: 8' Zeppieri (T), 33' Mancuso (I), 43' Mosconi (I), 76' Carrara (I)

INTER: Taho, Della Mora, Marello, Cerpelletti (82' Gomez), Zarate, Pinotti (74' El Mahboubi), Putsen (62' La Torre), Mancuso (62' Carrara), Mosconi (82' Vukoje), Breda, Peletti. A disposizione: Galliera, Romano, Conti,Sorino, Pavan, Lissi. Allenatore: Carbone.

TORINO (3-5-2): Santer; Perez (46' Camatta), Pellini, Carrascosa; Zaia, Ferraris (57' Brzyski), Perciun, Acquah (57' Spadoni), Kugyela (46' Sandrucci); Zeppieri, Carvalho (80' Melo). A disposizione: Siviero, Desole, Politakis, Bonadiman, Sabone, Gatto. Allenatore: Baldini.

Ammoniti: 45+2' Mosconi (I), 52' Zaia (T)