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Primavera, le pagelle di Torino-Lecce 3-3: Sandrucci superlativo rimedia alla difesa

Primavera, le pagelle di Torino-Lecce 3-3: Sandrucci superlativo rimedia alla difesa - immagine 1
Un attacco scoppiettante e una retroguardia imprecisa: specchio di tanti gol da entrambe le parti
Davide Bonsignore Redattore 

Due volti della stessa medaglia: Torino-Lecce termina 3-3, in una partita che regala grandi emozioni con tanti gol, da una parte e dall'altra. L'attacco granata fa capire poco alla difesa giallorossa e incide tanto, mentre dall'altra parte il reparto difensivo fatica a carburare e sbaglia situazioni anche elementari. Una sfida che ha visto alcuni protagonisti...

SANTER 6: Incolpevole sui gol, non è quasi mai chiamato in causa. La sua partita si limita a fare da guardia quando qualche pericolo si presenta nelle sue zone.

ZAIA 6: Si riprende il posto da titolare dopo aver scontato la squalifica e impiega qualche minuto a carburare: comincia poco attento in marcatura su Dalla Costa ma si salva con il palo di Sanchez. Cresce con il passare dei minuti, prima con un cross per Ballanti che costringe Penev a superarsi e poi supportando Sandrucci nella manovra offensiva sulla destra. Nel secondo tempo si vede poco, salvo un guizzo a dieci dalla fine con cui sfiora la rete del 4-3.

PELLINI 5: Sanchez lo mette in difficoltà con i suoi contro-movimenti e fatica a tenere la posizione. Si rende partecipe in avanti con un colpo di testa pericoloso ma è impreciso nei suoi compiti. Ha colpe sul gol di Pehlivanov: la traiettoria del cross di Laerke lo chiama in causa ma segue male il numero 5 del Lecce che può infilare di testa. Partita imprecisa e ricca di sbavature.

CARRASCOSA 5.5: Gioca una prima frazione di ordinaria amministrazione, ma la ripresa comincia peggio: è costretto al giallo per risolvere un pasticcio in disimpegno di Santer. Anche sulla rete di Longjean ha qualche colpa: la posizione è troppo arretrata e il numero 23 del Lecce è libero di controllare e aggiustare la mira per il 2-3.

KUGYELA 5.5: Parte titolare nonostante la febbre, con la fiducia di Baldini nelle sue capacità nel ruolo di terzino. Come Zaia, commette l'errore di perdere l'esterno: Laerke lo passa troppo facilmente e infila l'assist vincente per la rete di Sanchez al 3'. Non migliora nella ripresa e sul gol di Longjean ha ulteriori colpe: non marca Laerke che può servire in area il filtrante per il 2-3.

FERRRIS 5.5: Si guadagna con merito il posto da titolare dopo l'ottima prestazione contro il Genoa. Chiamato in causa in area avversaria per la prima volta al 23', non sfrutta l'occasione alzando troppo un tap-in non impossibile. Attento, invece, in fase di interdizione in altre due occasioni, anche se commette troppo ingenuamente il fallo che porta al gol di Pehlivanov. Nella ripresa si vede meno. (84' CARVALHO sv).

ACQUAH 5.5: Appare assente nel primo tempo, sbaglia movimenti in fase di interdizione e toglie la gamba su due incursioni di Sanchez. Per tutti i 90' è troppo poco presente e non incide come suo solito.

BALLANTI 6.5: All'esordio assoluto in Primavera, ha voglia di mettersi in mostra, soprattutto in fase offensiva. Va vicino al gol già dopo dieci minuti con un potente colpo di testa ravvicinato, sventato da un miracolo di Penev. In avanti è molto presente e alla mezz'ora è bravo a farsi beffa della difesa giallorossa costringendo Penev a superarsi nuovamente. Lo rivedremo in Primavera. (67' LUONGO  6: entra per dare fantasia a un Toro che ne ha bisogno e a due minuti dal 90' conquista una buona punizione dal limite. Non riesce ad incidere ma non sbava).

SANDRUCCI 8: È l'uomo copertina della partita. Il Toro passa in svantaggio al 3' e lui è il primo a far rialzare la squadra, prima in incursione e poi in cross per la parata eccezionale di Penev sul colpo di testa di Pellini. Cresce e fa crescere i granata: trova la rete al 20', con un sinistro a giro imparabile per Penev. Tra i granata è l'uomo più concreto: non spreca neanche l'occasione del secondo pareggio, battezzando il portiere del Lecce sullo stesso palo, sempre con un sinistro a giro. Anche nella ripresa è il migliore dei suoi: coglie perfettamente il filtrante di Bonacina e fa la scelta giusta, non tirando ma servendo Zeppieri per il tap-in del terzo pareggio. Prestazione superlativa. (84' CONZATO sv).

ZEPPIERI 6: Chiamato a sostituire Gabellini (squalificato per tre giornate), non dà la stessa sostanza in avanti e tocca pochi palloni. Spreca una grande occasioni al 10' della ripresa, mancando l'assist vincente per Bonacina. La sua prestazione è salvata dal tap-in del 3-3: Zeppieri deve solo spingere in porta il passaggio perfetto di Sandrucci.

BONACINA 7: Alla sua prestazione manca solo il gol. Nella prima frazione mostra grande visione: infila l'assist per il pareggio a firma Sandrucci e a cinque dall'intervallo prova a fare lo stesso, ma il tiro è parato. Nel secondo tempo è protagonista di ottimi inserimenti e al 57' costringe Penev a una parata dal coefficiente di difficoltà molto elevato. Cresce ulteriormente e il gol del 3-3 porta tanto del suo: recupera il pallone e filtra con grande precisione Sandrucci, autore dell'assist per Zeppieri. Fa capire molto poco alla difesa pugliese e al 74' porta Laerke alla seconda ammonizione, lasciando il Lecce in inferiorità numerica. Sbava solo nel recupero, con una pallonata di stizza che gli costa il giallo.

ALL. BALDINI 6.5: Porta un XI estremamente meritocratico, dando spazio a Ferraris, Bonacina e Sandrucci che erano in crescita. Il primo non riesce a ripetere la prestazione superlativa della giornata precedente, mentre gli altri due regalano spettacolo in avanti. La squalifica di Gabellini lo mette in difficoltà, sceglie Zeppieri e non Carvalho e nonostante il gol del numero 11, la sua prestazione non ringrazia appieno la scelta del tecnico. Lascia qualche perplessità la sostituzione di Sandrucci ma l'ingresso dell'attaccante portoghese per Ferraris rende l'idea della ricerca del vantaggio nei minuti finali. Il Torino si conferma in crescita a livello di gioco rispetto ai periodi più bui e questa è comunque la nota positiva che si porta a casa Baldini. I punti servono e la volontà è ritrovare il bottino pieno, la strada sembra poter portare alla direzione giusta.