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Primavera, Torino-Lecce 3-3: la rimonta granata si ferma sul pari

Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 
Un punto per parte tra Torino e Lecce. Granata pericolosi, ma non sempre concreti

Tre volte capace di rimontare il Lecce, una miriade di occasioni e lo spunto mancato per trovare la vittoria sul più bello. Il Torino Primavera chiude il 2025 con un 3-3 nello scontro salvezza contro i salentini, un pari che sta stretto e che fa mangiare le mani considerando qualche disattenzione, la mole di chance avuta a favore e l'ultimo quarto d'ora giocato in inferiorità numerica. Il punto di Orbassano incide poco anche sulla classifica, con la squadra di Baldini che termina l'anno al diciannovesimo posto e penultimo posto in zona retrocessione diretta, situazione urgente a cui mettere mano nel 2026.

Le scelte: Ferraris si prende la maglia da titolare, Ballanti timbra l'esordio in Primavera

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Baldini conferma il 4-3-3, da qualche tempo nuova veste dei granata. Tra i pali c'è ancora Siviero. Davanti a lui la difesa tipo composta da Zaia e Kugyela come terzini e dalla coppia di centrali Pellini-Carrascosa. A centrocampo due avvicendamenti. La mezz'ala sinistra è Ferraris, uomo partita contro la Lazio, sul fronte opposto Ballanti fa il suo esordio in Primavera 1. A guidarli come di consueto Acquah nella veste di play. Attacco a organico ridotto infine per Baldini, causa squalifiche di Gabellini e Falasca: Zeppieri torna così titolare al centro dell'attacco, affiancato da Sandrucci e Bonacina.

Il primo tempo: Sandrucci in stato di grazia, riporta due volte in partita i granata

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Il Lecce parte a mille, mettendo in difficoltà un Toro immobile. Dopo due soli giri d'orologio, Dalla Costa affonda sulla corsia destra senza trovare resistenza in Zaia, lancia Sanchez che a giro centra in pieno il palo. Passa un minuto, questa volta è Laerke ad affondare ma sull'out mancino dove Kugyela se lo perde lasciandogli il tempo di crossare: Sanchez arriva a rimorchio solo contro Santer e infilza lo 0-1. Baldini incita i suoi dalla panchina, il Torino inizia a svegliarsi e prova a colpire: Sandrucci con un diagonale trova l'esterno per una questione di centimetri, poco dopo Pellini di testa costringe Penev a un colpo di reni per togliere il pallone dalla porta. C'è spazio per incunearsi, i granata se ne convincono e provano ad attaccarlo costringendo ancora Penev a intervenire sull'incornata di Ballanti. Il pari sembra nell'aria ed effettivamente arriva al 20' con un passaggio illuminante di Bonacina in profondità a cercare Sandrucci, che dalla corsia destra rientra per calciare a giro: battuto Penev e 1-1. Il Torino prende fiducia e inizia a colpire a ripetizione: Penev si immola su Zeppieri, poi Ferraris spara alto un rigore in movimento. I granata hanno il demerito di non sfruttare le occasioni nette costruite, il Lecce in questo è più cinico e alla lunga il cinismo paga. Così al 27' Laerke si prepara a battere una punizione conquistata dopo il fallo di Ferraris al limite, Pehlivanov di testa stacca più in alto di Pellini e porta il risultato sul 2-1. La risposta della squadra di Baldini passa dai piedi di Ballanti, Penev dice ancora di no confermandosi in giornata di grazia. Non fa però i conti con un altro giocatore tirato a lucido, Sandrucci, che al 34' si rende protagonista di una serpentina in area terminata con un destro morbido a scavalcare Penev per il 2-2.

Il secondo tempo: Zeppieri riporta la parità, nel finale manca la spinta per la vittoria

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La ripresa inizia con gli stessi ventidue uomini in campo. Il Torino incassa due ripartenze del Lecce ma si salva, poi è Bonacina a presentarsi dalle parti di Penev e a venire murato. In contropiede però i salentini affondano ancora una volta il colpo. Laerke sfida ancora Kugyela e lo supera agevolmente, poi trova un filtrante a lasciare Longjean libero di infilare Santer con un diagonale. La Primavera granata reagisce ancora una volta allo svantaggio e si rimette in partita per la terza volta. Al 64' Bonacina recupera palla, lancia Sandrucci sulla corsia di destra dove non c'è resistenza. Arrivato a fondo campo il 30 granata mette in mezzo un cross teso che Zeppieri deve solo appoggiare in porta. Subito dopo Baldini mette mano alla formazione: Luongo prende il posto di Ballanti. Si va sul 3-3 con il finale che si incendia quando Laerke prende la seconda ammonizione al 74' lasciando il Lecce in inferiorità numerica. La zampata fatica ad arrivare, Baldini allora si gioca gli ultimi cambi offensivi: Conzato e Carvalho sostituiscono Sandrucci e Ferraris. La spinta in attacco che in questa partita al Toro non era mai mancata, viene meno proprio nel finale in cui invece andava spuntata. Finisce 3-3 a Orbassano.

Il tabellino

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TORINO-LECCE 3-3

Marcatori: 3' Sanchez (L), 20' Sandrucci (T), 27' Pehlivanov (L), 34' Sandrucci (T), 58' Longjean (L), 64' Zeppieri (T)

TORINO (4-3-3): Santer; Zaia, Pellini, Carrascosa, Kugyela; Ballanti (67' Luongo), Acquah, Ferraris (84' Carvalho); Sandrucci (84' Conzato), Zeppieri, Bonacina. A disposizione: Cereser, Gallo, Desole, Barranco, Spadoni, Gatto, Liema Olinga, Brzyski. Allenatore: Baldini

LECCE (3-5-2): Penev; Kozarac (81' Longo), Pehlivanov, Pacia; Laerke, Longjean (81' Milojevic), Gorter, Di Pasquale, Dalla Costa; Onyemachi (81' Spinelli), Sanchez. A disposizione: Lupo, Vescan-Kodor, Perrone, Persano, Marrocco, Serra, Palmieri, Esposito. Allenatore: Schipa

Ammoniti: 16' Longjean (L), 33' Laerke (L), 51' Carrascosa (T), 91' Bonacina (T), 92' Conzato (T)

Espulsi: 74' Laerke (L)