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Primavera, Torino-Monza 0-0: la meritocrazia gira ancora le spalle ai granata
La dea bendata è cieca e la meritocrazia la segue a ruota. "Nelle ultime tre sfide abbiamo ottenuto due punti: questo è assurdo", ha commentato Baldini alla fine del match. E sembra la perfetta descrizione di un Torino che si è presentato alla sfida con il Monza con grande solidità difensiva e buona creatività in fase di costruzione. Anche i giocatori più avanzati si sono mostrati in forma, con incursioni e sponde precise, ma il copione non è cambiato: questa squadra fatica enormemente a trovare la concretezza del proprio lavoro. E così un buon Toro non trova, nuovamente, la fuga da una zona pericolosa. Ma gli 8 punti di differenza tra le due compagini, non si può dire si siano sentiti come avrebbero potuto...
Serve una svolta alla stagione e Baldini la cerca in casa cambiando un elemento per reparto. Così davanti a Santer si propone Perez, alla prima da titolare in campionato, ad affiancare Pellini e il sottoleva Carrascosa. Si può alzare al suo naturale ruolo di esterno destro Zaia, con Kugyela confermato a sinistra. A centrocampo non c'è Sabone ma Acquah a fare da mezzala insieme a Ferraris, con Perciun nell'ormai quasi non più inedito ruolo da regista. Insieme a Carvalho nella coppia d'attacco torna Gabellini che ha tanto da dimostrare e vuole essere protagonista della scossa di cui i granata hanno bisogno.
Parte subito bene il Torino che prova ad attaccare già nei primi minuti con qualche buono scambio tra Kugyela e Carvalho sulla sinistra, ai quali si aggiunge Perciun che da regista non ha paura di farsi vedere nella sua trequarti: i tentativi granata non trovano risoluzione pratica ma sorprendono il Monza che non si aspettava questa carica agonistica dei granata. I lombardi prendono le misure quando scorre l'ottavo minuto sul cronometro e cercano offensive prima sulla sinistra e poi sulla destra, trovando tre corner consecutivi, ben difesi dalle torri granata. Un buon disimpegno proprio sull'ultimo dei calci d'angolo permette al Toro di uscire e cambiare completamente fronte con un ottimo scambio Carvalho-Ferraris: quest'ultimo in area non trova il tocco giusto ma tanto basta a donare fiducia ai granata, che crescono e al 13' fanno nuovamente traballare la difesa biancorossa. È ancora Ferraris, questa volta su corner, a provare l'incornata che si spegne a pochi centimetri dalla porta difesa da Vailati. Come cresce la fiducia cresce anche la qualità: al 15' il Torino si rende protagonista di un esempio di vero calcio spettacolo. Dalla sinistra Kugyela crossa, fa sponda di tacco Carvalho per Gabellini che tocca di petto e trova il tiro di Ferraris, debole ma arrivato come conclusione di un'ottima azione corale. Un minuto dopo è ancora il portoghese a mettersi in mostra: dopo un possesso prolungato sulla sinistra, il numero 93 granata sposta la palla, vede lo specchio e tenta una conclusione che, deviata, colpisce l'esterno della rete del Monza. Dopo dieci minuti di gioco scosso a centrocampo, alla mezz'ora si scuotono anche gli animi: un ottimo scambio sulla sinistra porta Perciun a infilarsi nell'area di rigore del Monza. Il moldavo scatta ma non può più raggiungere il pallone e dopo un contatto con Diene cade a terra e chiede il rigore. Il tocco del centrocampista del Monza è troppo leggero e il direttore di gara Massari lascia correre, ammonendo il numero 10 granata per proteste. Un episodio che, seppur senza ingiustizie, scalda la passione agonistica dei giocatori di Baldini, che nei due minuti successivi si stringono negli ultimi venticinque metri ma senza trovare la via del gol. A 10 dal gong dell'intervallo anche il Monza cerca un guizzo, ma la difesa granata, nonostante qualche rischio corso da Perez, si mostra sempre attenta. A trovare le azioni più pericolose è sempre il Torino: al 42' gli sviluppi di un corner portano una mischia di maglie granata e biancorosse nell'area del Monza, con Kugyela che ha la possibilità di rimettere un pallone a campanile nei pressi dell'area piccola. Di testa ci arriva ancora Ferraris che schiaccia con una conclusione pericolosa ma che trova un ottimo intervento di Vailati. La prima frazione di gara si chiude senza troppi sospiri ma senz'altro tutti dalla parte del Monza, che si è visto un Torino attento in fase di non possesso e creativo nella fase opposta.
La ripresa comincia come si è concluso il primo tempo: con i granata a cercare offensive e il Monza pronto a difendere e ripartire. I lombardi si fanno più pericolosi nei primi dieci minuti ma la retroguardia granata, nonostante un buco difensivo di Zaia, si fa trovare attenta. Non ci sono tanti guizzi, ma i primi cambi granata sorprendono: al 59’ Baldini tira fuori i due migliori in campo fino a quel momento, Carvalho e Ferraris, rilevati da Sandrucci e Liema Olinga. L’ingresso del belga crea una mediana di fisico con Acquah e permette a Perciun di alzarsi sulla trequarti. Il moldavo in due occasioni alla metà del primo tempo può costruire ma si mostra impreciso. Proprio il numero 10 granata, però, al 69’ dà il via ad una delle azioni più clamorose del match: un passaggio di Perciun illumina Gabellini che con un tocco si fa beffa di Villa e si avventa verso l’area di rigore del Monza. Arrivato quasi sul fondo, l’ex capitano granata infila un assist al bacio per Liema Olinga che deve solo spingerla in porta, mancando però - con massimo clamore del pubblico - l’appuntamento con il pallone. Si comporta bene nella ripresa Gabellini che a cinque minuti dall’occasione precedente costruisce un ottimo scambio con Sandrucci: quest’ultimo non trova l’uno-due con il numero 9 granata e l’occasione sfuma. Forte del buon momento dei suoi, Baldini cambia ancora pensando a far male agli avversari con Brzyski che prende il posto di Acquah, e la partita che continua a farsi sempre più intensa. Come nel tennis, all’80’ entrambe le squadre danno vita a due azioni pericolose, una dopo l’altra. Prima è Perciun, che, ricevuta palla fuori dall’area, entra, si smarca, vede lo specchio e calcia a botta sicura sul primo palo trovando una reazione attenta di Vailati. Sul versante opposto l'azione parte da un guizzo di Fogliaro che infila per Reita: il numero 10 del Monza apre il mancino con la certezza del gol ma il piede di Santer si frappone tra lui e l’esultanza. A due minuti dalla prima, un’altra occasione vede Santer superarsi, questa volta sul colpo di testa del subentrato Scaramelli. Un doppio brivido che fa tremare Baldini, che cambia altri due elementi: Perciun e Zaia lasciano il posto a Spadoni e Gatto. Le sostituzioni permettono al Toro di non rischiare più, ma dall'altra parte si conferma la fatica a concretizzare. L'unica occasione nel finale arriva per Gabellini, ma il numero 9 granata davanti a Vailati perde il momento del tiro e scarica per un tentativo non preciso di Brzyski. Dopo quattro minuti di recupero si conclude senza reti la sfida tra Torino e Monza, con i granata che non riescono a uscire dalla zona play-out e non risolvono la carenza offensiva.
TORINO-MONZA 0-0
TORINO (3-5-2): Santer; Perez, Pellini, Carrascosa; Zaia (85' Gatto), Ferraris (59' Liema), Perciun (85' Spadoni), Acquah (77' Brzyski), Kugyela; Gabellini, Carvalho (59' Sandrucci). A disposizione: Martena, Camatta, Desole, Politakis, Conzato, Sabone. Allenatore: Baldini.
MONZA (3-5-2): Vailati; Villa, Colonnese, Albè; Bagnaschi (90' Castelli), Ballabio, Diene, Mout (90' Buonaiuto), De Bonis (71' Scaramelli); Reita (85' Gaye), Zanni (45' Fogliaro). A disposizione: Montagna, Romanini, Fardin, Monguzzi, Rossini, Porta. Allenatore: Brevi.
Ammoniti: 29' Perciun (T), 88' Villa (M)
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