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Torino Primavera, il pagellone dei centrocampisti: Liema Olinga è la rivelazione

Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

ACAR 7: Resta in Primavera da fuoriquota, consapevole di aver l'obbligo di dimostrare un passo diverso rispetto ai compagni meno esperti. Con l'infortunio di Perciun inoltre il suo apporto diventa fondamentale. La risposta del trequartista granata è assolutamente positiva. Non sempre in stagione ha avuto i novanta minuti nelle gambe, ma lo premia l'essere riuscito a fare la differenza quasi sempre anche con meno tempo. Ha intelligenza nelle giocate e doti individuali che gli permettono di cambiare le partite, lo dimostrano i tiri dalla distanza e l'abilità nei piazzati. Porta a casa un bottino notevole a livello individuale: 6 gol e 3 assist, è il quarto miglior marcatore in rosa e chiude in crescendo.

GALANTAI s.v.: Impossibile giudicare una stagione che, non per causa sua, si conclude proprio quando inizia a essere in rampa di lancia. Tufano gli dà i primi minuti nei primi di settembre, a inizio ottobre la prima gara da titolare contro l'Empoli. Sette giorni dopo il durissimo infortunio che mette fine alla sua stagione, rottura di tibia e perone con l'Ungheria per un intervento scellerato in un'amichevole contro la Scozia.

SABONE s.v.: Stagione di apprendistato per l'ex Stade de Reims. Segue la Primavera da vicino da fine ottobre, pur raccogliendo solo finali di partita. Lavora dietro alle quinte, iniziando a trovare più concretamente spazio da metà gennaio, quando Tufano lo lancia come mezzala. Dall'arrivo di Fioratti in poi trova ancor più minutaggio rientrando nelle rotazioni stabilmente. Ha fatto vedere un buon passo e qualche spunto, pur dimostrandosi ancora acerbo nelle scelte. Il prossimo anno sarà più probante.

PERCIUN 7: Il campionato appena concluso è stato un duro banco di prova per il moldavo, che ne è uscito però a testa davvero alta. Su di Perciun c'erano tante aspettative per qualità indiscusse e per un potenziale da tempo noto agli addetti ai lavori. La sfortuna ha fatto sì che il percorso sia stato però in salita. L'infortunio in estate prima, il nuovo stop alla prima di campionato con la rottura del V metatarso e conseguenti tre mesi fuori sono stati ostacoli importanti. Perciun ha però pazientato e pian piano è tornato ritrovando la titolarità a fine dicembre. Da allora è stato tutto un crescendo, un ritrovarsi in termini di fiducia e di colpi. Nel 2025 si è rivisto il giocatore che tanto al Toro è mancato, nelle giocate prima ancora nei gol e negli assist (4 e 1 rispettivamente). La soddisfazione maggiore la chiamata di Vanoli e l'esordio in Serie A nel giorno del 19esimo compleanno, più un finale stabile in prima squadra con tanta esperienza da accumulare.

SOW s.v.: Arriva nella sessione di mercato invernale in un momento di transizione tra 3-5-2 e 4-2-3-1, con Tufano trova veramente poco spazio. L'arrivo di Fioratti sulla panchina granata gli apre le porte, dandogli possibilità di mettersi in mostra e giocarsi le chances di restare in granata, visto che spetterà al Toro decidere se esercitare o meno il riscatto dalla Pro Vercelli. Fa vedere il meglio di sé da esterno alto nel 4-3-3, modulo che gli consente di sfruttare la sua velocità a campo aperto, trovando anche 2 gol e 1 assist. Nel finale di stagione viene testato come esterno a tutta fascia facendo vedere un'altra sfaccettatura del suo bagaglio.

JATTA 5.5: Impatto al di sotto delle aspettative per il tedesco, la cui parabola al Toro è discendente. Dopo essersi aggregato alla squadra di Tufano a gennaio dal Red Bull Lipsia, viene subito schierato come titolare e trova minutaggio. Difficilmente riesce però a fare la differenza, troppo spesso appare fumoso e poco inserito nel gioco corale. L'impiego diminuisce nel tempo già con Tufano, con Fioratti non trova più spazio.