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Torino Primavera, la sosta per analizzarsi: gli equilibri in granata

Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 
In difesa un equilibrio c'è, a centrocampo tante soluzioni e in attacco...

La sosta per raccogliere le idee. Il campionato Primavera va in pausa per la finestra nazionali, il Torino continuerà invece a lavorare dietro le quinte a Orbassano per provare a risolvere i nodi che impediscono ancora una svolta decisa. Sarà la seconda sosta di Baldini sotto la Mole. Il tecnico aveva dedicato la prima a conoscere il gruppo, essendo capitata subito dopo l'approdo in granata. Ora invece potrà sfruttarla con maggior consapevolezza sulla rosa, sui singoli e sui meccanismi da oliare con chi rimarrà a Torino.

Torino Primavera, la difesa è sui binari giusti e ormai ha le sue gerarchie

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La difesa è in questo momento il reparto in cui l'equilibrio è maggiormente assodato e da cui arrivano più garanzie, al netto delle sbavature che possono capitare in gara. In porta l'assenza di Siviero - prima per i Mondiali con l'Italia e poi perché aggregato come terzo in prima squadra - ha dato modo di testare Santer, rivelatosi un'alternativa valida tra i pali come dimostrato anche contro il Monza. La linea a tre da quando è stata varata nelle primissime gare con Baldini non è mai più stata messa in discussione e si è dimostrata una scelta azzeccata. Anche le gerarchie sono quasi fisse. Pellini è il leader centrale, affiancato a sinistra da Carrascosa, classe 2008 ormai inserito a pieno titolo da sottoleva in Primavera. A destra potrebbero invece diventare due le alternative: Zaia braccetto, ruolo a cui ormai è stato spesso adattato, o Perez nel caso in cui l'ex Inter dovesse riuscire a dare garanzie dal punto di vista fisico dopo l'infortunio alla schiena costato una lunga assenza.

Torino Primavera, a centrocampo il cantiere è aperto

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Più ingarbugliato il discorso relativo al centrocampo, dove gli interpreti non mancano e le soluzioni testate sono state diverse. Baldini per caratteristiche del gruppo ha affermato di prediligere un centrocampo a tre, che in corso di gara è stato però anche alternato con una mediana a due a seconda dell'andamento o delle caratteristiche dell'avversario. Il punto fermo è Perciun, un giocatore che per qualità è indispensabile nella visione di Baldini e che in campo sta sperimentando molto: trequartista, poi play e ancora mezz'ala. Il moldavo sta cambiando più pelli con un lavoro che vuole essere in prospettiva e che andrà monitorato nelle prossime settimane. Negli altri ruoli, le carte sono spesso cambiate. Acquah e Liema Olinga sono i registi di riferimento (Galantai sta rientrando gradualmente) se Perciun non è posizionato in quella veste e sono gli elementi a cui viene affidata anche la mediana a due. Come mezzali sono state provate diverse alternative: Sabone, Brzyski, Kirilov oltre ai precedenti interpreti quando spostati. Baldini non parla di gerarchie, ma di scelte legate al lavoro della settimana. Insomma il centrocampo è un cantiere che può fornire tante soluzioni da studiare.

Torino Primavera, Baldini dà fiducia agli attaccanti e inaugura rotazioni più ampie

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La finalizzazione è stata il punto dolente del Torino nelle ultime settimane. "Stiamo lavorando tantissimo" ha affermato però Baldini, dando fiducia anche alle prestazioni degli attaccanti. In avanti sta trovando più continuità di tutti Carvalho, di cui il tecnico granata apprezza particolarmente il lavoro tra le linee. Nella scelta di schierare un attacco a due punte, il francese è stato affiancato da Gabellini o da Zeppieri. Il nove granata ha vissuto un periodo non semplice con la maglia da titolare tolta in due occasioni, ma resta un riferimento per qualità e ha le possibilità di essere un leader. Baldini ha apprezzato la partita con il Monza e lo ha detto apertamente, se richieste e prestazioni coincideranno Gabellini è un protagonista. Zeppieri è invece in rampa di lancio e sta trovando maggiore minutaggio, apprezzato anche lui per come lavora dal tecnico granata. Poi c'è chi insegue nelle gerarchie, ma è stato chiamato in causa. Per Spadoni e Sandrucci, lanciati nei finali di gara, la sosta può essere un'opportunità per farsi vedere e dimostrare di poter dare un contributo maggiore.