Il risultato non è mai la cosa più importante a livello giovanile eppure, soprattutto quando si entra in una spirale negativa e in acque pericolose, è il primo elemento a far tirare un sospiro di sollievo. L'aria diventa meno tesa e si pongono le basi per ritrovare la fiducia, due aspetti fondamentali quando si deve guardare avanti. Ora, la vittoria contro il Cagliari è solo il primo passo e non può dirci con certezza se i tempi più duri siano alle spalle ma intanto rende conto degli step su cui si stanno concentrando i granata.

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Torino Primavera, la vittoria dà respiro: ora la sosta per consolidare le basi
Torino Primavera, la difesa si assesta: confermato il blocco a tre, che questa volta non si concede errori
—Il primo dato riguarda la difesa. Già contro il Parma era stata scelta la linea a tre perché Baldini l'aveva ritenuta più funzionale alle caratteristiche dei giocatori del reparto, ma si era riservato la possibilità di valutare meglio la scelta in futuro con più allenamenti alle spalle. Ad Assemini, il tecnico granata ha riproposto la stessa impostazione. In questo momento la certezza è Pellini, difensore centrale di riferimento. Cambiati invece i braccetti: Bonadiman e Desole, impiegati contro il Parma, sono stati sostituiti dall'adattato Zaia e dal sottoleva Carrascosa. Le due alternative si sono rivelate valide e la buona impressione fatta potrebbe portare Baldini a considerarli con attenzione. A questo punto il tecnico granata avrebbe due coppie di braccetti, in attesa che poi rientri anche il centrale Perez, infortunatosi subito dopo l'arrivo a Torino. Trovare una quadra dietro era una delle priorità. Con 13 gol subiti il Toro contava uno dei peggiori passivi del campionato, complici anche i tanti errori: si doveva cambiare marcia e la speranza è che il Cagliari sia solo l'inizio per un reparto che si sta assestando.
Torino Primavera, più incognite in attacco: la sosta darà indicazioni
—Meno certezze riguardano invece il reparto offensivo. Baldini in questo caso ha scelto di cambiare veste all'attacco passando dal tridente, già impiegato contro il Parma e prima ancora da Fioratti, a due punte. Non è una scelta nuova nella stagione dei granata, che già avevano usato la stessa impostazione in alcune gare con l'ex tecnico. Oscillando tra l'una e l'altra soluzione, non si era arrivati a una vero assetto predefinito. Contro il Cagliari a stupire è stata la composizione della coppia d'attacco: Carvalho affiancato da Perciun. Il francese è rimasto più fisso nell'interpretazione classica del ruolo, il moldavo invece si è mosso tanto con l'obiettivo di non dare punti di riferimenti. L'inedita coppia alla fine ha deciso la gara con la rete di Carvalho, resta da capire se sarà la strada verso cui proseguirà la Primavera anche a seconda degli altri interpreti di reparto. Gabellini ha giocato sia come vertice alto che in coppia, stesso discorso vale per Spadoni nei campionati passati, Luongo può essere un jolly considerando che è stato impiegato sulla trequarti ma anche come esterno alto o come mezz'ala. Insomma, le valutazioni da fare non mancano. La sosta è l'occasione giusta per portarle avanti con serenità in attesa del via al campionato e di maggiori consapevolezze.
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