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Torino Primavera, poca lucidità sotto porta: i numeri

Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 
La priorità, sistemata la difesa, è trovare i gol che sono mancati nella prima tranche di campionato

In principio fu la difesa, ora il problema è l'attacco. Se a inizio campionato il Torino aveva pagato tanto gli errori del reparto arretrato, in questa fase in cui i granata stanno cercando la chiave per risalire a mancare è l'apporto a livello realizzativo. La gara con il Verona ha evidenziato questa difficoltà: il Toro crea ma non conclude e ciò inevitabilmente penalizza.

Torino Primavera, i numeri realizzativi: bottino magro alla voce gol

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I numeri testimoniano bene la carenza di gol. Sono ormai andate in archivio dieci giornate di campionato, amare in gran parte per un Torino che si trova invischiato in zona playout. In cinque partite - contro Fiorentina, Cesena, Parma, Roma e Verona - la Primavera granata non è riuscita a trovare la via del gol. Si tratta del 50% delle gare disputate, un dato non di poco conto. In tre partite l'Under 20 ha segnato invece un gol - nelle sconfitte con Atalanta e Sassuolo oltre che nella vittoria sul Cagliari. Merce rara invece un Toro da più di una marcatura singola, fatto successo solo in due occasioni ovvero il 2-2 in rimonta sul Frosinone e la vittoria per 3-0 sul Napoli. Il bottino complessivo è molto scarno: 8 i gol siglati complessivamente da agosto a fine ottobre. Si tratta di uno dei peggiori score del campionato in termini realizzativi: Napoli e Cremonese a 6 sono le meno pericolose in avanti, poi ci sono Lazio e Cagliari a 7, subito dopo segue il Torino.

Torino Primavera, otto gol in campionato fin qui: per la risalita serve di più

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I granata insomma stanno raccogliendo davvero poco. Non è solo una questione di gol degli attaccanti, anche se da loro ci si aspetta il maggior contributo, ma è un tema che riguarda tutta la squadra perché tutti possono incidere dal punto di vista offensivo. Metà degli otto gol siglati dal Torino porta la stessa firma: Tommaso Gabellini. Il nove granata, ormai esperto di Primavera 1, vive come tutti una stagione complicata ma resta comunque l'interprete più affidabile sottoporta. Due gol sono stati siglati invece da Carvalho, innesto estivo. Per l'ex Monaco tanti strappi e buone potenzialità fatte intravedere, ma la scintilla deve ancora accendersi sulla continuità in fase realizzativa. Gli ultimi due appartengono al difensore Desole, colpo di testa, e al centrocampista Kugyela, in rete su punizione. Serve di più per risalire la china. A volte più coraggio nel cercare la porta - sul finale con il Verona è Pellini, difensore centrale, a prendersi la conclusione sul limite ad esempio - più imprevedibilità in altre occasioni ma soprattutto maggior cinismo quando invece si crea tanto senza però trovare la chiave giusta per colpire. La priorità della prossime settimane sarà questa.