Come l'ha visto fin qui Zapata?"Il gol con il Milan è stato da attaccante, ha mirato in mezzo alle gambe del difensore. Non è ancora completamente fiducioso di tutte le sue qualità. Il mio primo ricordo di lui erano le sgroppate nello spazio, non ne ho ancora viste. Spero di rivederlo sui suoi livelli".
Il Simeone granata l'ha convinta?"Sì, molto. Mi è sempre piaciuto come attaccante. I suoi gol li ha sempre fatti ma il bello è che non sbaglia mai prestazioni e atteggiamento. Credo che suo papà gli abbia inculcato la giusta mentalità".
Chi schiererebbe contro il Cagliari in avanti?"Nelle mie squadre Simeone giocherebbe sempre. Adams e Zapata possono alternarsi, molto dipende da come stanno".
Si aspettava il ribaltone Vagnati-Petrachi?"No, non me l'aspettavo sinceramente. Sono contento perché Petrachi è molto competente. Purtroppo alcune cose non gli sono girate bene ultimamente ma uno che sa andare in bicicletta non se lo dimentica. A Torino ha fatto bene, gli auguro di fare benissimo nella sua seconda avventura".
In uno spogliatoio si percepisce il cambiamento del direttore sportivo?"Sì, si percepisce. Alcuni uomini sono stati direttamente scelti dal direttore precedente. Petrachi dovrà far sentire tutti parte dello stesso progetto, poi a gennaio inevitabilmente qualche scelta andrà fatta".
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