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Adani a TN: “Toro senza italiani? In Serie A c’è un esempio simile ma che funziona”

Federico De Milano
Federico De Milano Caporedattore 
Intervista esclusiva a Lele Adani col quale abbiamo parlato dei pochi italiani in rosa nel Torino e anche dei molti problemi della difesa

Un passato da calciatore in Serie A e un presente da commentatore (quasi sempre) della nazionale italiana di calcio. È questo l'identikit di un profondo conoscitore del calcio italiano ed estero, col quale abbiamo parlato delle situazioni attuali in casa granata. Grazie alla presenza a Torino di Viva El Tour, la serie di spettacoli teatrali con protagonisti Antonio Cassano, Nicola Ventola e Lele Adani, abbiamo avuto modo di parlare con loro anche di Toro, Ai margini della seconda data di questo tour che si è tenuta lo scorso 15 dicembre presso il teatro Alfieri di Torino, abbiamo posto alcune domande sull'attualità granata anche a Daniele Adani che da ex difensore di Inter e Fiorentina si è espresso sulle difficoltà che sta attraversando la difesa del Torino di Baroni in questo campionato.

Buongiorno Lele, come valuta l'inizio di stagione del Torino?"C'è da fare di più. Credo sia nelle aspettative della gente, il pubblico ha bisogno di emozionarsi e di essere trasportato in un contesto speciale per onorare la maglia, lo storia e lo spirito del gioco. Di conseguenza arrivano i risultati. Così puoi strappare qualche risultato perché in questa Serie A puoi fare certe vittorie ma poi altre che pensi di ottenerle - mi riferisco alla partita col Milan - ti possono scappare via dei punti, meritatamente. C'è da prendere una strada più virtuosa e nobile sotto ogni punto di vista, è nelle possibilità, nelle idee e nelle capacità di questa guida tecnica".

Il Toro ha appena tre italiani in rosa e di convocabile in nazionale, per ragioni di età, c'è solo Casadei. Da ex calciatore pensa che possa essere un problema?"Non direi che è un problema. Perché in Serie A c'è l'esempio del Como che non ha un italiano negli undici e sta stupendo tutti. Fa calcio perché ci sono idee condivise e un progetto di un certo tipo che fa presa. I giovani che arrivano anche se prelevati da altri contesti e culture, hanno capito la richiesta e la portano a compimento ogni volta che giocano. Da italiano dico che sono dispiaciuto che ci siano pochi italiani, però sono più dispiaciuto quando non vedo belle partite".

Il Torino è la squadra con la peggior difesa in Serie A, cosa non sta funzionando?"Penso alla comunicazione, all'intesa e ai compiti. Spesso prendi gol perché sei posizionato male, altre volte ti racchiudi in area di rigore e portarsi tanti avversari fa moltiplicare le possibilità del rivale di segnare. Ci sono problemi di marcatura. Io credo che ci sia un grosso lavoro da fare nel quotidiano in allenamento, i ragazzi devono essere stressati a fare bene. Poi anche sulla mentalità e l'attenzione che è la nota principale per un calciatore e soprattutto per un difensore non deve mai mancare".

Intervista a Lele Adani realizzata da Federico De Milano e Andrea Croveri