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"Se muori sopravvivimi”, scriveva Pablo Neruda. Il momento tragico della separazione eterna si trasforma in atto d'amore capace di rivivere e diventare eterno - sono le parole di Mimmo Carretta, assessore allo Sport, accompagnato dalla collega Chiara Foglietta -. Oggi è il 4 maggio e lo sarà per sempre per questa Città e per l'intera comunità, perché quella del Grande Torino è una storia che diventa sempre più forte e sempre più invincibile». La presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, è parente di Eusebio Castigliano, centrocampista del Grande Torino che era cugino del nonno materno: «Per il legame familiare che ho con la storia del Grande Torino, è una grande emozione essere qui. Mio nonno mi raccontava spesso che Eusebio si sentiva un privilegiato e, per questo, spesso tornava a Vercelli, la sua città, per restituire a familiari e amici ciò che la vita gli aveva dato. L’attuale amministrazione di Torino ha coltivato con atti concreti la memoria del Grande Torino, intitolando ad esempio un parco al capitano Valentino Mazzola».


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