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Massimo Wertmüller denuncia: “Gesto schifoso. Sono stato a Superga e…”

Redazione Toro News
Il commento dell'attore ad esprimere sdegno per quel gesto e ammirazione verso la storia e la tradizione granata

Ha fatto il giro del web l'immagine del "tifoso" che imita un aereo scimmiottando la tragedia di Superga. L'indagine è in corso e il soggetto sarà certamente punito, ma intanto ci sta pensando la gogna mediatica a far sì che sempre più persone ne parlino. Anche l'attore Massimo Wertmüller ha detto la sua, sottolineando quanto sia facile legarsi ad una storia e ad una tradizione come quella del Torino.

Wertmüller e il Toro: "Se fossi nato a Torino, sarei granata"

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Una presa di posizione netta da parte dell'attore romanista che, in un post sul proprio profilo Facebook, ha raccontato le emozioni provate nel corso di un viaggio a Torino e quanto sia facile ammirare la storia granata. Questo non fa altro che acuire la gravità del gesto, come ha sottolineato l'attore: "Io e Massimo Bonetti eravamo andati a Superga, da romanisti sfegatati, a rendere omaggio al vecchio Toro. Quando si arriva lì ti si stringe il cuore perché per prima cosa vedi a quanti pochi metri c'era la salvezza per il loro aereo, nella troppa nebbia. Poi, c'è il piccolo museo del Torino da visitare, che è commovente. Perché vedi di quanto poco fosse fatto il piacere, e l'onore, di giocare al calcio e per dei colori. C'era il necessario del medico che consisteva in quel barattolino di pronto soccorso con tre cose dentro. Ma pure uno sguardo agli scarpini serviva per accarezzarti il cuore. E stiamo parlando di una squadra che ha dominato il mondo. Andammo via da lì, io e Massimo, scrivendo sul diario delle visite "Un saluto affettuoso da due romanisti. Grazie Torino" . Se fossi nato a Torino sarei granata, è troppo bella e toccante la sua storia. Qualcuno glielo facesse capire a quel giovine che ha fatto quel gesto schifoso. Qualcuno gli facesse capire che il tifo parte sempre da una considerazione, un rispetto, nel caso del Torino da una ammirazione per la sua storia che è anche un po' nostra, per l'avversario. Per me poi il tifo vero è sempre 'per', mai 'contro'".