Da qui nasce la sensazione di un 2020 già tragico per il mondo a causa di un virus maledetto, ma ancora più tragico per la comunità granata che a causa di un altro virus, purtroppo, sembra rendere presuntuoso, cocciuto, sordo e cieco chi dirige questa società in pressoché completa solitudine. Non esiste considerazione per la propria comunità sportiva, laddove all'estero quasi tutti i più grandi Club del mondo ne fanno invece la risorsa fondamentale su cui costruire la propria grandezza, economica e non solo. E' una situazione molto amara per la gente del Toro, ben nota per essere costituita da persone dotate di fantasia, dedizione e trasporto difficilmente riscontrabili altrove.
ToroMio, con il Circolo Soci, l’ Associazione Memoria Storica Granata, l'Associazione calciatori, l’UCG e tanti Toro Clubs hanno cercato di trasmettere questa filosofia, illudendosi per un certo periodo di esserci riusciti. Paradossalmente noi di ToroMio siamo riusciti a cominciare a farlo comprendere di più alla politica, che ha iniziato a recepire il lavoro di costruzione di un percorso legislativo che provi a riportare lo sport e le società sportive a fondersi con l'associazionismo dei propri appassionati. Questo è normale per tutte le società tedesche, che anche in epoca Covid riescono a vivere uno spirito di partecipazione costruttivo ed appagante, nonostante le sconfitte e la crisi economica.
Ma intanto, qui a Torino, nulla. La speranza si è persa definitivamente. Ciascun tifoso granata avverte nei confronti della società una frattura insanabile e dolorosa. E così non c'è più Toro, tantomeno in campo. C'è solo un Torino Fc diviso dalla ‘sua gente’. Questo semplicemente non è il Toro nonostante, forse sbagliando, si continui a chiamarlo così. E allora proviamo a farci un regalo quest’anno. Proviamo a prepararci per un altro Toro. Noi che insieme stiamo continuando a tenere viva più che mai la tradizione e la storia di questa unica e gloriosa società, dobbiamo farci trovare pronti, dimenticando la parola ‘io’ strutturando la parola ‘noi’ in un unico grande gruppo, in un'unica grande comunità granata che faccia intendere chiaramente a chiunque si trovi a capo della società granata questo concetto.
Un Presidente, chiunque esso sia, può anche dire che il Torino FC sia suo, ma il Toro è Mio. È anche mio. E' mio semplicemente perché senza di me, senza la gente granata, il Torino Fc non è e non sarà mai Toro. Allora, con questa semplice parola, ToroMio, un altro Toro sarà possibile. E dato che il Toro ha fatto la storia del calcio e della passione sportiva mondiale, allo stesso modo potrebbe fare la vera fortuna, anche economica, di un suo Presidente-investitore che volesse riallacciare il legame spezzato tra il Torino Fc e la sua gente. Un altro Toro è possibile! Buon Natale a tutti i tifosi granata.
Sabrina Gonzatto, Guido Regis, Massimiliano Romiti
Associazione ToroMio
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