Marco Baroni ha commentato la gara in conferenza stampa. Di seguito le domande ai giornalisti accreditati al seguito delle due squadre.

LE VOCI
Sassuolo-Torino 0-1, Baroni in conferenza: “Ilic? Ogni tanto devo recuperarlo…”
Che cosa sta cambiando nel Toro?
"Quello che mi è piaciuto di più è come la squadra ha approcciato la partita. Avevo chiesto una gara di fiducia e l'abbiamo fatto difendendoci in avanti e andando ad aggredire. Da qui non dobbiamo scendere. Il Sassuolo non riusciva a gestire la squadra e abbiamo creato occasioni. Questa è la strada, sono contento perché è arrivata anche una vittoria importante. Non dobbiamo scendere assolutamente da questo livello".
Oggi 1600 tifosi da Torino nonostante una data scomoda. Primo passo per ricreare legame?
“Spetta a noi, l’ho detto quando sono arrivato. Il Toro ha una storia bellissima e il popolo granata ha una passione meravigliosa. Dobbiamo essere noi a far scattare la scintilla. Chi indossa questa maglia deve sentirla, noi vogliamo gente che lotta”.
Settimo clean sheet e vittoria contro una piccola. Riflessioni?
“Ho sempre avuto fiducia nella strada, questo è un gruppo che lavora. Quando ci sono queste componenti il lavoro può dare frutti. Abbiamo fatto un percorso strano, dopo alcune difficoltà abbiamo trovato risultati importanti contro avversari importanti. Siamo arrivati alla partita che aspettavamo, contro il Como, senza quattro giocatori fondamentali e la squadra si è sciolta negli ultimi minuti. Quattro partite hanno sporcato il percorso della squadra, ma ce le siamo tolte. Questa partita deve segnare un livello dal quale non si può scendere”.
Questa partita è un trampolino di lancio?
“Sì, la vittoria è determinante per come è arrivata perché c’è modo e modo di vincere. Con questa personalità e giocando a calcio abbiamo fatto una partita molto buona”.
Vlasic quanto è determinante?
“Si sta calando sempre più nel ruolo di mezzala, ha messo dentro le due fasi. Stiamo bene fisicamente e ci sta dando un contributo importante. Ora dobbiamo ancora crescere”.
Simeone e Ilic hanno spaccato la partita?
“Sì, era una mossa preventivata. Oggi Duvan era più in difficoltà ma era normale dopo un lungo stop. C’era spazio per fare male con un po’ più di velocità e quindi chi è entrato ha fatto molto bene. Ilic ha tanta qualità, ogni tanto si smarrisce ma devo andarlo a riprendere perché può dare ancora molto. Tameze ha fatto una grandissima partita, non voleva uscire ma non potevo rischiare nulla perché ho due difensori in Coppa d’Africa. Erano solo crampi”.
La partita con la Cremonese vi ha sbloccati?
“La tenuta mentale di tutta la partita è il punto. La squadra anche a Lecce aveva messo sotto l’avversario e l’opportunità di pareggiare con il rigore. Questo Toro nonostante tante difficoltà ha sempre avuto la capacità di rimanere in piedi e solida nel lavoro. È questa la cosa più importante, adesso dobbiamo crescere e migliorare perché abbiamo margini importanti”.
È arrivato il passo che si aspettava dalla difesa?
“In settimana abbiamo lavorato per uscire alti con i quinti sui loro terzini. Tameze ha fatto una partita pazzesca contro Laurienté, l’ha emarginato sotto tutti gli aspetti. Questa squadra deve difendersi alta ed essere aggressiva”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

